1 - GRILLETTI PER LA TESTA - DOPO IL CASO DI MASSIMO ADRIATICI A VOGHERA, A LICATA IL CONSIGLIERE COMUNALE ELETTO NEL 2018 CON LA LEGA GAETANO ARONICA HA SPARATO QUATTRO COLPI DI PISTOLA CONTRO IL SOCIO - L’UOMO È RIMASTO FERITO A UN BRACCIO MA NON È IN PERICOLO, MENTRE ARONICA SI È PRESENTATO AI CARABINIERI ACCOMPAGNATO DAL SUO LEGALE ED È INDAGATO PER TENTATO OMICIDIO E PORTO ILLEGALE DI ARMA - LA LEGA PRECISA: “NON È STATO MAI TESSERATO AL PARTITO” - VIDEO
3 - LICATA, ARRESTATO IL CONSIGLIERE ELETTO CON LA LEGA CHE HA SPARATO ALL'EX SOCIO. IL GIP: "PUÒ FARLO ANCORA"
Salvo Palazzolo per www.repubblica.it
Nella sua confessione in caserma, dopo aver sparato all'ex socio, si è giustificato: "Mi aveva provocato, vantandosi di essere riuscito a sottrarmi pure un magazzino, non volevo ucciderlo". Ma la procura diretta da Luigi Patronaggio ha chiesto e ottenuto il suo arresto.
Gaetano Aronica, il consigliere comunale eletto nel 2018 con la Lega, è adesso ai domiciliari, con il braccialetto elettronico."Ove non adeguatamente contenuto - ha scritto il gip di Agrigento Stefano Zammuto nell'ordinanza di custodia cautelare - c'è il concreto e attuale pericolo che commetta altri reati della stessa specie".
Aronica ha sparato mercoledì sera, dopo aver partecipato a una seduta dal consiglio comunale. Scrive il giudice delle indagini preliminari: "L'indagato ha posto in essere atti idonei e univocamente diretti a cagionare la morte di Giuseppe Caico".
Aronica ha sparato quattro colpi con una calibro 22 detenuta illegalmente: "Un proiettile ha frantumato il vetro, lato guida, dell'autovettura della vittima - ricostruisce il giudice - un altro, l'ultimo, sparato da distanza ravvicinata, ha attinto, per fortuna, solo il braccio di Caico, ma ben avrebbe potuto attingere organi vitali".
Licata, consigliere comunale eletto con la Lega spara al suo socio in affari
Le indagini di carabinieri e polizia, svolte a tempo record, hanno ricostruito i contrasti che da più di un anno dividono i due ex soci nella divisione della società che gestisce un'agenzia di onoranze funebri.
"Un contesto di elevata conflittualità - spiega il gip - fra Gaetano Aronica da una parte, il fratello Francesco e Giuseppe Caico dall'altra, con molteplici riverberi giudiziari, e ciò per dissidi e questioni societarie afferenti l'agenzia. Nell'opinione di Gaetano Aronica - è scritto ora nel provvedimento della magistratura - vi sarebbe un disegno, ordito dai suoi soci, finalizzato ad estrometterlo dalla compagine sociale". Una situzione incandescente che ha indotto la procura di Agrigento a chiedere la misura cautelare.
"Ancora non riesco a credere che Gaetano abbia fatto una cosa del genere — ripete il sindaco di Licata Pino Galanti — l'altro giorno, in consiglio comunale, sembrava tranquillo. Purtroppo, questa storia va avanti ormai da due anni. Chiederò al consigliere Aronica di dimettersi — dice il primo cittadino — siamo di fronte a una vicenda che ha turbato la nostra comunità e soprattutto ha causato un notevole danno di immagine in un momento in cui cerchiamo di far fronte a una situazione complessa sul fronte della sicurezza".
SPARATORIA A LICATA SPARATORIA A LICATA