STAVANO SOTTO A UN TRENO - UNO DEI DUE MACCHINISTI UBRIACHI DEL FRECCIAROSSA CANCELLATO A BRESCIA ERA COSI' ALTICCIO DA FINIRE IN OSPEDALE - L’ALTRO ERA IN CONDIZIONI PIETOSE, CON UN TASSO ALCOLEMICO DI QUATTRO VOLTE SUPERIORE AL LIMITE CONSENTITO - ERANO STATI A CENA INSIEME LA SERA PRIMA E POI SI ERANO DATI APPUNTAMENTO NELLA HALL DELL’ALBERGO ALLE 4 DI MATTINA - COSA SAREBBE SUCCESSO SE AVESSERO GUIDATO UN TRENO A 300 ALL’ORA?

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Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

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Alle cinque di domenica mattina i passeggeri del Frecciarossa 9604 erano allineati sulla banchina della stazione di Brescia. Il treno con destinazione Napoli sarebbe dovuto partire alle 5.17, ma nonostante il motore in funzione le porte erano chiuse. E non si sarebbero mai aperte: il macchinista era completamente ubriaco e l' unico sforzo che è riuscito a fare, raccontano gli agenti della Polfer, è stato azionare il locomotore.

 

CENA CON LIBAGIONI

L' incredibile vicenda - «mai successa», sottolinea Trenitalia in un comunicato - poteva finire molto male: un conducente con tasso alcolemico quasi quattro volte superiore al limite, si è scoperto poi, alla guida di un treno che sfreccia a 300 chilometri all' ora. A impedire che partisse è stato il capotreno, il quale si è accorto che qualcosa non andava.

 

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Porte sbarrate, passeggeri in attesa e motore avviato. Così entra in cabina e scopre che, anziché due macchinisti, ce n' è solo uno. E quello che si è presentato al lavoro non è in sé e puzza di alcol.

A questo punto interviene la Polfer, il convoglio viene bloccato e i 65 passeggeri trasferiti con un regionale a Milano, dove sono saliti su un altro Frecciarossa per Napoli. Per loro nessun rischio concreto, ma il pericolo potenziale è stato altissimo, considerato che se nessuno se ne fosse accorto un conducente si sarebbe messo alla guida di un mezzo super veloce in stato di ebbrezza.

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Trenitalia assicura che «verificherà eventuali violazioni da parte dei macchinisti degli obblighi contrattuali e della deontologia professionale» e che «si riserva di adottare tutti i provvedimenti del caso». Quanto ai due macchinisti, erano talmente ubriachi che uno non è nemmeno arrivato in stazione, ma ha chiamato un' ambulanza ed è stato portato in ospedale, mentre l' altro, appena montato in cabina, è stato scoperto dal capotreno in condizioni pietose.

 

gara tra italo e frecciarossa a 300 km:h 1 gara tra italo e frecciarossa a 300 km:h 1

Secondo quanto raccontato da uno dei conducenti alla Polfer, sabato sera i due colleghi - che alloggiava in un albergo di Brescia per prendere servizio domenica mattina all' alba - sono usciti a cena e durante la serata hanno bevuto in modo smodato. Si erano dati appuntamento della hall dell' albergo alle 4 di mattina per raggiungere la stazione insieme, ma il più giovane, poco più che ventenne con due anni di anzianità aziendale, non si è nemmeno visto. L' altro, un trentacinquenne, è andato comunque in stazione e ha acceso il treno.

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ALCOL OLTRE I LIMITI

Quando è arrivato il capotreno si è accorto subito che il collega era visibilmente alterato e ha chiamato la sala operativa. A quel punto la cancellazione del Frecciarossa «è stata disposta da Trenitalia - spiega l' azienda - dopo aver accertato la non idoneità dell' equipaggio alla conduzione del treno». La Polfer è intervenuta insieme alla Polstrada per effettuare il test dell' etilometro e i risultati sono stati strabilianti: il trentacinquenne aveva un tasso alcolemico di 1,95, quasi quattro volte oltre il limite previsto dalla legge per mettersi alla guida, che è di 0,5 grammi per litro.

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L' altro macchinista invece è stato portato in ospedale direttamente dall' albergo e anche per lui si parla di malessere dovuto all' eccesso di alcol. Oltre all' inchiesta interna di Trenitalia, gli atti sono stati inviati all' autorità giudiziaria, che dovrà valutare se ci siano degli estremi a livello penale.

«Presenterò un' interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Toninelli, affinché disponga tutte le operazioni necessarie per garantire la sicurezza a tutela dei cittadini.

 

DEBORAH BERGAMINI DEBORAH BERGAMINI

È un episodio inaccettabile che avrebbe potuto mettere a serio rischio l' incolumità dei passeggeri e trasformarsi in una tragedia», afferma la deputata di FI Deborah Bergamini. Per diventare macchinisti, oltre a un diploma di scuola media superiore, è necessario superare test psico-attitudinali, motivazionali e tecnico professionali.

 

MACCHINISTA MACCHINISTA

Quindi si accede al percorso formativo in azienda, che dura 150 ore nel corso di un anno e prevede, oltre a teoria e pratica della guida, lo studio di discipline come igiene, sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro. Materie completamente ignorate dai due macchinisti ubriachi.

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