STESSA STORIA, STESSA POMPA, STESSO BAR – HA COSTRETTO LE SUE DIPENDENTI 20ENNI A PRATICARGLI SESSO ORALE E LE HA PALPATE: NEL VITERBESE FINISCE IN CARCERE UN BARISTA ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE - DURANTE L’ULTIMA UDIENZA, NEL 2012, IL PM LO HA DEFINITO “UN INCONTINENTE SESSUALE”

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Da www.tusciaweb.it

 

È finito di nuovo in carcere D.M., il barista di Civitella d’Agliano che nel 2012 è stato condannato dal tribunale di Viterbo a tre anni e sette mesi di detenzione per violenza sessuale su due sue dipendenti.

 

I carabinieri lo hanno svegliato all’alba di ieri bussando alla porta della sua abitazione per portarlo in carcere, dove dovrebbe rimanere per un anno e nove mesi. D.M., originario di Celleno, è stato arrestato già nel 2009, quando aveva 39 anni. A Mammagialla ha già scontato otto mesi di reclusione, e quattro ai domiciliari.

 

Accusato di aver violentato le due bariste, all’epoca dei fatti 20enni, che lavoravano nel suo bar di Civitella d’Agliano, è finito davanti al tribunale di Viterbo che lo ha condannato a tre anni e sette mesi. Nel processo, una delle due ragazza si è costituita parte civile. Durante l’ultima udienza, nel 2012, il pm lo ha definito “un incontinente sessuale”.

 

VIOLENZA SESSUALE VIOLENZA SESSUALE

D.M., secondo l’accusa, avrebbe costretto una delle bariste a rapporti orali mentre la riaccompagnava a casa in auto. L’altra avrebbe invece subito dei palpeggiamenti e un tentativo di rapporto sessuale.

Ricorso in appello e poi in Cassazione, la condanna è diventata definitiva. E l’uomo è tornato di nuovo in carcere.

 

 

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