Estratto dell’articolo di E.N. per “la Repubblica”
[…] Antonella Marino si è tirata fuori dall'industria dello spettacolo […] «Molti registi importanti hanno delle modalità particolari e tutte loro: toccatine amichevoli e battutine, come se fosse un linguaggio accettato. Infatti all'alba di un ingaggio l'unica altra donna presente mi disse: "Conoscerai dei tipi particolari ma simpatici, scherzano molto tra colleghi". Penso volesse prepararmi».
A cosa?
«Al fatto che già alla prima pausa il regista mi ha circondata con un braccio e per dirmi che ero bella e burrosa come piacciono a lui e che avrebbe fatto sesso con me».
Ha replicato?
«Mi scostai, dissi che ero fidanzata ma rispose che non era geloso. L'indomani indossavo una lunga gonna di lana e appena mi vide disse "te l'alzerei questa gonnella", e così fino alla fine delle riprese: battute e riferimenti sessuali espliciti nonostante io non dessi segni di condiscendenza. Ero a mio agio solo quando parlava con altri, è stato un inferno». […] «[…] Volevo anche denunciare ma ero appena arrivata a Roma, volevo fare questo mestiere e forse alzare un polverone non era la prima cosa da fare. […]»