Estratto dell’articolo di Marco Roberti per “il Messaggero”
Morta di caldo, con la febbre che ha raggiunto i 42 gradi. Il ricovero d'urgenza all'ospedale Vito Fazzi di Lecce è servito a poco. Gli operatori sanitari intervenuti a soccorrere la donna non avevano il ghiaccio per la terapia del freddo. E del resto, fino a pochi giorni fa, in piena allerta meteo e con centinaia di emergenze in corso, il più grande ospedale del Salento ne era sprovvisto. Tanto da ringraziare pubblicamente una ditta di prodotti ittici per avere donato 60 chili di ghiaccio alla struttura sanitaria.
È accaduto a Magliano (frazione di Carmiano), nel Salento, dove Patrizia Tanzini, 59 anni, si è spenta in poche ore. La tragedia si è consumata lo scorso 24 luglio quando l'aria era irrespirabile e l'allerta meteo ha interessato tutto il sud Italia. Forse il ghiaccio l'avrebbe salvata.
La donna era svenuta in casa, dove si trovava con il figlio quattordicenne che, quando vede la mamma sul letto, priva di sensi, chiede l'intervento dei soccorsi chiamando il 118.
L'auto medica arriva nel primo pomeriggio. La donna viene stesa sul pavimento, probabilmente per avere un po' di refrigerio, il personale si rende conto che il caso di Patrizia Tanzini è grave. Ma non hanno ghiaccio, troppi interventi.
In un primo momento per tentare di far scendere la temperatura viene utilizzato un lenzuolo bagnato, gli operatori avvolgono la testa della paziente. Il ghiaccio per la terapia del freddo è esaurito. Troppi interventi. A quel punto la donna viene portata in ospedale, al Vito Fazzi.
Il pronto soccorso del capoluogo è intasato. I telefoni del 118 continuano a squillare, chiamate di emergenza per colpi di calore, cali di pressione. La donna non risponde alle terapie, neppure alla flebo di paracetamolo. Muore nella notte, prima di essere trasportata da Lecce nel reparto di rianimazione di Casarano. Il marito, che era fuori per lavoro, non ha fatto neppure in tempo a vederla.
[…] La situazione paradossale si era creata anche all'ospedale pochi giorni prima. Tanto da spingere il direttore generale della Asl di Lecce a ringraziare pubblicamente non soltanto il personale medico, che aveva lavorato in una situazione emergenziale, ma anche la ditta (un'impresa ittica) che aveva fornito il ghiaccio all'ospedale. […]