(ANSA) - Sarebbe di 4 morti, tra cui l'attentatore, e nove feriti il bilancio dell'attacco sferrato ieri sera contro la sinagoga di Ghriba, sull'isola di Djerba, in Tunisia, dove era in corso un rito durante un pellegrinaggio a cui partecipavano anche numerosi stranieri. Secondo il ministero dell'Interno tunisino l'attentatore, un ufficiale della Guardia nazionale, aveva ucciso poco prima un collega a 21 chilometri di distanza appropriandosi della sua pistola e delle munizioni.
Si sarebbe poi diretto verso il tempio, cercando di avvicinarvisi "sparando colpi casuali alle unità di sicurezza a difesa del luogo di culto. Gli agenti schierati - afferma il ministero in una nota -gli hanno impedito di farlo e lo hanno eliminato". Lui, intanto, ne aveva colpiti 6, uno dei quali a morte. Nello scontro a fuoco sono rimasti uccisi anche due pellegrini ebrei. Feriti anche altri 4 civili, trasferiti all'ospedale Sadok Mkadem, a 8 chilometri dalla sinagoga.
Il ministero ha assicurato che la sinagoga è stata circondata, sottolineando che i visitatori sono stati messi al sicuro. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso per scoprire "le cause di questo vile attacco", aggiunge il ministero, senza menzionare la parola 'terrorismo'. L'ambasciata francese aveva riferito in precedenza "di un attacco nei pressi della sinagoga", mentre i media tunisini parlavano solo dell'uccisione del primo poliziotto e di spari uditi da testimoni in sinagoga senza citare morti o feriti. A El Ghriba, una delle sinagoghe più antiche d'Africa, vi fu un attentato nel 2002, con 21 morti. (ANSA).