Estratto dell'articolo di Emanuela Minucci per www.lastampa.it
Ora, dopo l’eclatante caso-Ferragni, per gli influencer ci sono sanzioni, limiti di applicazione, e nuove regole per le categorie protette, Il vademecum è contenuto nel documento che l’AgCom, Autorità garante per le comunicazioni, ha presentato per chiarire e tarare le norme annunciate la scorsa settimana per regolare la comunicazione fatta sui social, pubblicitaria e non. […]
SANZIONI
Vanno da 10 mila a 250 mila euro in materia di trasparenza pubblicitaria. Sono più alte, da 30 mila a 600 mila, per gli obblighi di tutela dei minori. Queste le sanzioni previste dal Testo Unico.
DIVIETI E LIMITI
Non devono apparire nei post e nei video incitamenti alla alla violenza, all’odio, alla discriminazione. Deve esserci una rappresentazione dell’immagine della donna corretta senza vittimizzazione secondaria. Rispetto dei minori e ovviamente no all’istigazione ai reati. C'è il divieto di pubblicare contenuti che possano danneggiarne lo sviluppo fisico, psichico, morale. Sono tenuti al rispetto delle norme in materia di diritto d’autore e della proprietà intellettuale. Gli influencer si impegnano inoltre a garantire la presentazione veritiera dei fatti e degli avvenimenti e a verificare la correttezza e l’obiettività delle informazioni anche attraverso la menzione delle fonti utilizzate, nonché a porre in essere azioni di contrasto alla disinformazione online nell’ambito delle iniziative proposte dal Tavolo tecnico.
PUBBLICITÀ
«Questi soggetti devono evitare il ricorso a tecniche subliminali, sia nei contenuti informativi o di intrattenimento sia commerciali, rispettare le norme in tema di comunicazioni commerciali, televendite, sponsorizzazioni e inserimento di prodotti e il divieto di pubblicità occulta, nonché i relativi regolamenti dell’Agcom e dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (riportando in sovrimpressione una scritta che renda subito riconoscibile la natura pubblicitaria del contenuto)».