Ci sarà un processo per la morte di Nada Cella, la giovane segretaria uccisa nel 1996 nello studio dove lavorava a Chiavari. Lo hanno deciso i giudici della Corte di appello di Genova che hanno accolto il ricorso della Procura contro il proscioglimento di Anna Lucia Cecere, l'ex insegnante accusata di essere l'assassina, del commercialista Marco Soracco, da cui lavorava Nada, e l'anziana madre Marisa Bacchioni. Andranno tutti a processo.
In mattinata si sono svolti gli interventi degli avvocati di parte civile, che rappresentano la famiglia Cella, e poi della pm per l'accusa. Dopo la pausa l'udienza è ripresa con l'intervento dei difensori di Anna Lucia Cecere, rappresentata dall'avvocato Giovanni Roffo, e di Soracco e della madre, difesi dal legale Andrea Vernazza. Al termine prevista la camera di consiglio e poi la decisione.
Un cold case riaperto tre anni fa con nuove indagini che vedono al centro la figura di Anna Lucia Cecere, ex insegnante accusata di aver ucciso la segretaria 24enne nello studio del professionista Soracco in via Marsala a Chiavari. In aula non erano presenti gli indagati, né Cecere né Marco Soracco e l'anziana madre, accusati di favoreggiamento.
«Nessuno ci ha condannato e affronteremo il processo. A oggi non è cambiato nulla rispetto a quando il gip aveva deciso per il proscioglimento», ha dichiarato l'avvocato di Anna Lucia Cecere. «Continueremo sulla linea delle incongruenze, convinti della bontà degli elementi portati davanti al gip. Continueremo con determinazione perché per noi Cecere non c'entra». «Non condivido la decisione dei giudici. Si andrà davanti a una corte d'assise e lì si vedrà. Ma il reato per Soracco era prescritto», ha concluso il legale di Soracco e della madre.
Per la riapertura del caso è stato determinante il lavoro della criminologa pugliese Antonella Pesce Delfino che nel 2021 ha scoperto che un bottone uguale a quelli insanguinati trovati sulla scena del crimine, era stato trovato nell'abitazione di Annalucia Cecere.
La storia
Nel 1996, Nada Cella aveva 25 anni e lavorava come segretaria nello studio del commercialista Marco Soracco, a Chiavari. Il 6 maggio, lei ha aperto la porta al suo assassino che l'ha colpita dieci volte con un oggetto appuntito. Secondo quanto riportato da Soracco, lui scese nello studio verso le 9.10 dall'appartamento dove abitava. Cercò la segretaria e la trovò a terra, sporca di sangue e avvertì la madre. Insieme chiamarono i soccorsi. Dichiararono che pensavano che «Nada fosse stata colpita da un ictus».
OMICIDIO DI NADA CELLA - ANNALUCIA CECERE
La dinamica, però, portò a ipotizzare che la vittima conoscesse l'assassino, il quale sapeva come muoversi nell'ufficio. Venne quindi sospettato il datore di lavoro. Un'altra sospettata fu Annalucia Cecere che, secondo un'ipotesi degli investigatori, avrebbe voluto prendere il posto di Nada nello studio del commercialista.
OMICIDIO DI NADA CELLA nada cella 4. NADA CELLA OMICIDIO DI NADA CELLA - SCENA DEL DELITTO OMICIDIO DI NADA CELLA - MARCO SORACCO