Emilia Urso Anfuso per “Libero quotidiano”
Almeno una volta nella vita l' ansia aggredisce tutti. Periodi di stress, lunghe attese per conoscere l' esito di un esame scolastico o diagnostico, quella telefonata che potrebbe cambiare la vita Sono molte le situazioni in cui, pur essendo forniti di un carattere fermo, quest' emozione può farci visita e disordinare non poco la nostra esistenza.
Come quando s' intrufola nella sfera dell' intimità. A soffrirne non sono solo gli uomini, con la tradizionale ansia da prestazione, ma anche il genere femminile. Nel secondo caso si parla però di paura di non raggiungere l' orgasmo, non dovendo noi femmine occuparci anche dei problemi legati all' erezione, ed è un fenomeno conosciuto dal 40% delle donne. I maschi non sono però esenti da questo tipo di angoscia: il 38% ne ha sofferto almeno una volta.
Questi dati sono noti grazie a un recente sondaggio cui hanno partecipato oltre 5.000 persone, realizzato da JOYclub, una comunità all' interno della quale si parla di libertà sessuale.
È interessante scoprire quali siano le motivazioni che portano al blocco orgasmico in ambo i sessi. Il 69% delle intervistate ha confessato che lo stress deriva dal pensiero di dover raggiungere l' apice del piacere. Come se, in mancanza di esso, la prestazione maschile non fosse stata "fornita" al meglio e non possa essere sancita da una sorta di diploma al merito visto così sembra più un match sportivo piuttosto che un incontro amoroso!
Di contro, il sesso forte teme di non meritare questa certificazione: l' 89% ha risposto di essere meno soddisfatto se la compagna non raggiunge l' acme, e il 19% ha paura di non essere in grado di riuscire in quest' impresa, tanto da ottenere - come reazione avversa - un grattacapo doppio, sia nei confronti delle partner sia verso se stessi.
Un bel problema, perché se l' ansia invade la sfera intima ecco che può accadere proprio ciò che nessuno desidera: un bel nulla di fatto o un finto orgasmo, recitato di frequente frequentemente dal 10% del gentil sesso, mentre 7 su 10 hanno dichiarato di essere ricorse a questo stratagemma almeno una volta.
Nel 50% dei casi, comunque, il compagno non è in grado di rendersi conto se è stato capace di portare a compimento la missione, eppure certi segnali interni sono inequivocabili. Un capitolo a parte è da dedicare ai modi attraverso i quali si raggiunge lo stato di grazia che, ricordiamolo tutti, è un lampo che si consuma in una manciata di secondi, e per arrivare al quale si fatica alquanto.
Agli uomini interessa maggiormente la penetrazione e il 78% giunge alla soddisfazione fisica unicamente attraverso questo tipo di rapporto. Il sesso orale come unica soluzione d' intimità attrae solo il 55% dei maschi, e per ciò che concerne il mondo femminile? La maggioranza preferisce una doppia sollecitazione, che non si limiti al coito ma che presupponga una contemporanea stimolazione clitoridea. Da tenere a mente per chi vuole procurare i massimi livelli di goduria.
A ben guardare, i rapporti di coppia possono creare nervosismo e generare flop spesso a causati dal timore di non essere all' altezza, ma in quest' ottica si dimentica il durante, che provoca sensazioni piacevoli prolungate. Non è un caso se la masturbazione predomina nella vita di entrambi i sessi.
L'autoerotismo è una pratica che si concede, almeno una volta a settimana, il 76% delle signore, superate di gran lunga dall' 88% dei signori che sanno bene quanto possa essere piacevole e liberatorio godere in solitudine, vista la faticaccia che li attende nell' alcova. In conclusione, ridursi ad andare in tilt nei momenti dell' intimità è da scemi, ammettiamolo suvvia, e godiamocela.
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