Estratto dell’articolo di Leandro Del Gaudio per “il Messaggero”
La panchetta ginnica, il foulard, la posizione della donna trovata morta. Sono questi i punti su cui il giudice ha deciso di vedere chiaro, con un provvedimento che riapre il caso legato alla morte di Tiziana Cantone, la giovane morta suicida dopo la diffusione sul web di alcuni suoi video hot. […] il giudice del Tribunale di Napoli Nord […] decide di accogliere la richiesta della difesa […] della madre di Tiziana, che si era opposta alla richiesta di archiviazione inoltrata mesi fa dalla Procura […] il giudice […] dispone novanta giorni per fare verifiche sulla «panchetta», vale a dire l'attrezzo ginnico rinvenuto all'interno dell'appartamento di Mugnano, al quale Tiziana venne trovata impiccata.
Ma anche sul foulard usato a mo' di cappio. A leggere le conclusioni del giudice, c'è la volontà di andare a fondo, a partire dalla nomina di un perito che, «analizzando l'attrezzo ginnico, il foulard e la posizione in cui la Cantone è stata ritrovata, possa, mediante esperimento giudiziale, accertare la compatibilità dei reperti con un decesso per asfissia da impiccagione».
[…] potrebbe esserci anche un «esperimento giudiziale», per verificare la capacità della panchetta di reggere al peso di un corpo in contrazione. […] Siamo nel 2016, quando Tiziana Cantone si accorge che alcuni video privati sono stati trasmessi sui social. Finisce al centro di una sorta di gogna mediatica. La sua vita è distrutta […] È il 13 settembre del 2016, quando Tiziana viene trovata morta all'interno della tavernetta di Mugnano. Da allora, vengono avviati vari filoni investigativi che non riescono, però, a indicare il nome del responsabile della diffusione dolosa di video privati. Tre anni fa, una prima svolta investigativa, quando la Procura di Napoli nord decide di indagare per omicidio doloso, fino a riesumare il corpo di Tiziana.
[…] una consulenza […] ha evidenziato alcune criticità emerse in questi anni. Parliamo della «inidoneità del foulard e dell'attrezzo ginnico per suicidarsi, nonché l'anomala posizione in cui il corpo veniva rinvenuto (con gambe incrociate e piegate)», su cui oggi il giudice chiede chiarezza. Inevitabile, a questo punto, formulare alcune domande: la panchetta ginnica era fissata al pavimento? Il foulard era teso al massimo, come dovrebbe essere nel caso di una impiccagione?
Un corpo che si contrae, anche se mosso da un istinto suicida, riesce a trascinare a terra una panca di appena un metro e mezzo di altezza? Una vicenda amara, che fa i conti con una serie di punti critici nella primissima fase delle indagini: la mancanza dell'autopsia, nonostante una chiara indicazione da parte del medico legale, che avrebbe potuto fare chiarezza sulla natura del solco rinvenuto (e fotografato) all'altezza del collo di Tiziana. Fatto sta che dopo sette anni dalla morte della 31enne, si torna al punto di partenza: Tiziana si è realmente uccisa, non reggendo psicologicamente la diffusione dei video online? O è stata uccisa da qualcuno che temeva di finire al centro delle sue denunce? […]
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