Andrea Rossini per “Corriere Romagna”
La moglie, intenzionata a separarsi perché stufa di subire in casa angherie e vessazioni, si ritrovava spesso il marito in casa nudo con la pretesa di concedersi a lui anche se non voleva, almeno fino a quando fossero rimasti sotto lo stesso tetto. L’uomo, di fronte a rifiuti della moglie, non mancava di manifestare il proprio disappunto, masturbandosi più volte davanti alla donna, almeno in un caso incurante della presenza della figlia minore addormentata nella stessa stanza.
Per documentare gli atteggiamenti a suo dire molesti e umilianti del coniuge, la moglie ha scattato delle foto “hard” nelle quali lui compie atti di autoerotismo, a giudicare dalle immagini, a due passi da lei.
Sebbene non si sia mai spinto a costringere la donna a subire atti sessuali, i comportamenti da “padrone”, corredati in qualche caso da offese e frasi volgari rivolte alla moglie, rischiano adesso di costargli una denuncia penale con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
La donna ha infatti sporto una querela in questura e posto la sua vicenda all’attenzione degli agenti della Squadra mobile della sezione che tutela le fasce deboli e l’ha corredata delle istantanee scattate con il telefonino, presumibilmente all’insaputa di lui.
Le vessazioni per la donna, molto più giovane del marito che è un imprenditore cinquantenne residente a Rimini, sarebbero iniziate da tempo, ma si sarebbero fatte sempre più insistenti e reiterate nel periodo a ridosso della separazione, quando l’uomo avrebbe cominciato a girare per casa senza slip e a toccarsi in presenza della moglie più per umiliarla e offenderla, accostandosi a lei in quelle condizioni nonostante i dinieghi, che per pretendere davvero dei rapporti sessuali magari in un malinteso ossequio al vincolo matrimoniale, ormai in fase di scioglimento. Lei racconta anche che di offese ne aveva mandate giù parecchie anche prima, nel corso della relazione, e sostiene di essere stata ripetutamente bersaglio di allusioni sessuali, offese e addirittura sputi.