Da leggo.it
Meteo, le previsioni dei prossimi giorni ci danno una speranza per l'emergenza coronavirus, anche se non c'è alcuna prova certa del fatto che il caldo possa debellare l'epidemia. Quel che è certo è che da domani dovrebbe arrivare una nuova ondata di caldo anomalo, per via di un campo di alta pressione proveniente dall'Oceano Atlantico che sta avanzando rapidamente verso l'Italia, ricevendo contributi anche dal continente africano, afferma il team del sito ilMeteo.it.
Il tempo tenderà a migliorare e le temperature a salire sopra la media di 7 gradi: fino a venerdì le temperature subiranno un incremento di non poco conto con punte di 27 gradi sull'Italia. Per quanto riguarda il Nord la giornata più calda sarà quella di mercoledì con temperature comprese tra 16 e 19 gradi su gran parte delle regioni (eccetto in Liguria che si fermerà a 13 gradi circa), per il resto d'Italia invece i termometri saliranno e rimarranno più o meno costanti almeno fino a venerdì prossimo. Al Centro punte di 20-21 gradi si potranno raggiungere su Marche, Lazio e Toscana, al Sud anche 22 gradi in Puglia. Le due isole maggiori invece saranno quelle più calde con valori massimi che potranno raggiungere addirittura i 25-27 gradi nelle zone più interne (specie venerdì).
Il team del sito ilMeteo.it comunica che per quanto riguarda invece il tempo il sole sarà prevalente su tutta Italia nella giornata di mercoledì, continuerà a splendere indisturbato al Centro-Sud anche giovedì e venerdì, mentre al Nord si avrà una maggior presenza di nubi che abbasseranno anche le temperature. Tra sabato e domenica invece è atteso l'arrivo di una perturbazione atlantica che riporterà la neve sulle Alpi sopra i 1000 metri e le piogge al Centro-Nord.
Per quanto riguarda invece l'impatto di questa ondata di caldo sull'epidemia di Covid19, il sito ilMeteo.it ha chiesto ad un'esperta, Sara Mazzilli, dottoranda alla Scuola Normale Superiore in data science applicata all’epidemiologia, quale possa essere: «Nella nostra area climatica, molti dei virus che infettano le vie respiratorie, seguono una stagionalità, ovvero i casi di infezione diminuiscono con l’arrivo dell’estate. Molti esperti sostengono che sarà così anche per il COVID-19 - dice - Non dobbiamo dimenticarci però che la popolazione non è mai entrata in contatto con e sviluppato anticorpi contro questo nuovo virus, quindi, anche qualora il Coronavirus seguisse una stagionalità, è probabile che continueremo a vedere anche in estate un maggior numero di casi rispetto ad altre malattie infettive che il nostro sistema immunitario ha già avuto modo di conoscere».