Si allontana il bis all'Eliseo per l'ex presidente Nicolas Sarkozy, da ieri sera indagato anche per finanziamento illegale della sua campagna elettorale contro François Hollande, che perse nel 2012. Il capo dell' opposizione di centrodestra dei Republicains, in piena attività politica per il posizionamento in vista delle primarie del suo schieramento, è indagato come testimone informato con capi di imputazione di falso, truffa e abuso di fiducia, dopo una giornata di interrogatorio da parte dei giudici istruttori parigini.
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L'avvocato di Sarkozy ha comunque espresso «soddisfazione» per il fatto che il suo cliente viene indagato per «un'infrazione formale» alla legge e ha ricordato che «il Consiglio costituzionale, con sentenza definitiva, si è già pronunciato su questo sforamento del bilancio della campagna elettorale infliggendo una penalità» di cui l' ex capo dello Stato si è già liberato.
I legali pensano già a tutti i ricorsi del caso, ma si dicono soddisfatti in quanto i giudici hanno escluso ogni responsabilità di Sarkozy da quello che viene definito il «caso Bygmalion», un traffico di fatture contraffatte sempre nell' ambito del finanziamento della campagna elettorale. Per quanto riguarda l'inchiesta nella quale da ieri Sarkozy è indagato, i giudici hanno individuato 13 milioni e mezzo di spese «presidenziali» mentre nei conti ufficiali furono comunicati soltanto 3 milioni di euro.
Nei conti dell' Ump - il nome del partito nel 2012 - figurano biglietti di treni, affitti di sale per comizi, volantini, sondaggi e altro materiale tutto a carico della campagna elettorale. Sarkozy è già indagato, dal luglio 2014, per corruzione e traffico di influenza nel cosiddetto caso delle intercettazioni.
È la vicenda più pesante che vede coinvolto Sarkozy e riguarda le intercettazioni fra lui e il suo avvocato Thierry Herzog. In una di queste, emergeva il tentativo di ottenere informazioni riservate da un magistrato sul caso delle bustarelle ai partiti della miliardaria Bettencourt.
In cambio, era stata offerta la promessa di un intervento per far ottenere a quel giudice un posto importante nel Principato di Monaco. Nel partito, Sarkozy è in piena battaglia in vista delle primarie. Il suo principale avversario, Alain Juppè, raccoglie circa il 40% delle intenzioni di voto dei simpatizzanti di centrodestra, mentre Sarkozy è attorno al 30%.