Estratto dell'articolo di Maria Chiara Aulisio per "Il Messaggero"
bimba napoletana morta a monaco di baviera
Un'estate maledetta. Una bambina di appena 7 anni, bella e sorridente, felice e spensierata è rimasta schiacciata dal peso di una statua di circa cento chili, alta più di un metro e 80, che non le ha lasciato scampo. È successo a Monaco di Baviera, la capitale della regione più ricca della Germania, venerdì pomeriggio, dove la piccola Lavinia era in vacanza con i genitori.
IL GIARDINO Figlia unica di una coppia di stimati avvocati napoletani, Michele Trematerra e Valentina Irene Poggi, la piccola Lavinia giocava con un'amichetta nel giardino dell'hotel - un elegante albergo a 4 stelle a due passi dal centro - quando il blocco di marmo le è finito addosso. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo, attraverso il racconto del papà a un caro amico, la dinamica di un incidente assurdo, che si sarebbe potuto evitare se a qualcuno fosse venuto in mente di fare un controllo sulla stabilità di una struttura intorno alla quale si avvicendavano ogni giorno decine di persone. (...)
Ma torniamo alle 18 di venerdì scorso: Lavinia, sotto lo sguardo attento del papà, si ferma a giocare con un'altra bambina nel giardino attiguo all'ingresso dell'albergo, dove, nel bel mezzo, era stata piazzata una grande statua di marmo. La piccola pare che l'abbia appena sfiorata, d'altronde è altamente improbabile che una bimba di soli 7 anni, anche volendo, riesca a buttare giù una struttura di quella mole.
Sono bastati pochi istanti perché le finisse addosso schiacciandola sul petto. Benché il papà fosse davvero a pochi passi non è riuscito comunque a salvarle la vita. Ha assistito impotente alla scena, è corso verso di lei ma non ce l'ha fatta a impedire che la statua travolgesse in pieno la sua piccola Lavinia: «La nostra vita è finita - dice con un filo di voce - era una bambina meravigliosa. E niente e nessuno potrà più restituircela». L'ambulanza ha raggiunto l'hotel nel giro di una decina di minuti: all'arrivo dei medici tedeschi la bambina respirava ancora tra le braccia del padre, ma poi non ce l'ha fatta: le condizioni erano disperate.
L'ultimo strazio per i genitori ora sarà quello di aspettare che venga eseguita l'autopsia (tra domani e mercoledì) prima di avere il via libera dall'autorità giudiziaria per riportare a Napoli la bambina. (...)