Estratto dell'articolo di Antonio Di Costanzo per "la Repubblica"
ercolano esplosione in una fabbrica di fuochi d artificio 2
Una tragedia figlia del lavoro che non c’è. Vittime tre ragazzi che pur di portare a casa uno stipendio hanno accettato di realizzare fuochi d’artificio in una fabbrica abusiva, aperta, in dispregio a ogni norma sulla sicurezza, in una casa nella periferia di Ercolano, provincia di Napoli.
Nella tremenda esplosione avvenuta ieri, intorno alle 15 in contrada Patacca, sono morti Sara e Aurora Esposito, due gemelle di 26 anni, residenti a Marianella, quartiere a Nord di Napoli, e Samuel Tafciu, 18 anni, origini albanesi, papà di una bimba di 5 mesi. Erano al primo giorno di lavoro, se così si può chiamare un impiego senza uno straccio di contratto. […]
I vigili del fuoco hanno lavorato per ore per mettere in sicurezza l’area, di fronte a loro uno scenario devastante. L’edificio è completamente collassato, ridotto in macerie, come se fosse stato tirato giù da una scossa di terremoto. Della palazzina di un piano non è rimasto nulla, a parte la carcassa di un’auto sotto le lamiere in quello che doveva essere il garage.
[…] I carabinieri hanno confermato che nell’edificio si producevano e si stoccavano fuochi d’artificio all’interno di un unico appartamento al piano rialzato. I militari indagano per risalire all’identità del proprietario della casa e di chi ha pensato bene di allestire una fabbrica di fuochi in un appartamento e ci ha messo a lavorare tre giovanissimi illegalmente in un compito estremamente pericoloso, generalmente affidato a fuochisti esperti.
[…] «Una strage senza fine, a cui si aggiunge la rabbia per la giovane età delle vittime e per il fatto che erano al primo giorno di lavoro in una struttura abusiva — accusa Nicola Ricci, segretario generale di Napoli e della Campania della Cgil — non basta più il cordoglio e lo sdegno. Quest’anno in Campania contiamo già 67 morti. Al governo Meloni, che continua con la politica dei tagli, non possiamo che rispondere con la protesta e lo sciopero generale».
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[…] L’incidente si sarebbe verificato durante la pausa pranzo. L’entità dell’esplosione fa pensare a un’ingente quantità di botti stoccati nella palazzina di un piano con un garage. «Una scena di devastazione ma anche di grandissimo dolore. Mi riferiscono — afferma Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano — che lì si confezionassero fuochi d’artificio, ma né al Comune né alle altre autorità sono mai pervenute richieste di autorizzazione. Quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire così».
E c’è un giallo sulla casa trasformata in santabarbara che anni fa era stata occupata abusivamente e poi fatta sgomberare e riconsegnata al legittimo proprietario anche grazie all’intervento di Francesco Borrelli, deputato di Avs: «La vicenda risale a due anni fa — conferma il parlamentare — non so chi adesso avesse il possesso della casa».
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