Matteo Borgetto per “la Stampa – Cuneo”
BAMBINO INVESTITO DAL TRATTORE DEL NONNO
Forse stava giocando, libero e felice, nel cortile della cascina. Forse voleva salutare il nonno, magari raccontargli di nuovo la bellissima gita in montagna che aveva fatto domenica, con il papà e la sorellina. Forse voleva soltanto aiutarlo, come faceva spesso nell' orto di famiglia. Forse, e ancora forse.
L' unica certezza è la morte, assurda, di un bambino di 6 anni, investito e ucciso dal trattore guidato dal nonno materno. Si chiamava Alessio Mandrile, da poco si era trasferito da Centallo in frazione San Biagio (dove i nonni hanno un' azienda agricola), con il padre Luca, la madre Cinzia e la sorella maggiore Carola (di 9 anni). La tragedia è avvenuta ieri, poco dopo le 9. Per cause ancora in fase d' accertamento da parte dei carabinieri di Centallo e dei tecnici dello Spresal.
BAMBINO INVESTITO DAL TRATTORE DEL NONNO
Il trattore con rimorchio condotto dal nonno ha investito e travolto il piccolo, che sarebbe sbucato all' improvviso, mentre il mezzo agricolo stava effettuando una manovra in retromarcia.
L' uomo non avrebbe potuto evitarlo. Appena se n' è accorto, è sceso dal trattore per soccorrere il nipotino e ha chiesto aiuto ai famigliari. Disperati, atterriti, hanno dato subito l' allarme e l' équipe medica del 118 è intervenuta in pochi minuti con l' elicottero.
Ma i tentativi di rianimazione sono risultati vani. La salma è stata composta all' obitorio del cimitero di Centallo, in attesa del nullaosta per i funerali.
La Procura ha aperto un' inchiesta per omicidio colposo: un atto dovuto, che non pregiudica la posizione del nonno materno (sotto choc, è stato visitato dai medici dell' ambulanza), ma necessario per chiarire la dinamica dei fatti. L' ipotesi più accreditata è che si sia trattato di una drammatica fatalità.
«Alessio era un bimbo intelligente e molto vivace - ha detto, ieri, il padre, impiegato a Torino, e che aveva trasmesso al figlio la grande passione per i cavalli -. Domenica era con noi, sorridente come sempre, in montagna. E adesso non c' è più. Abbiate rispetto del nostro dolore».
Il sindaco
Il cordoglio del sindaco, Giuseppe Chiavassa: «Una notizia straziante. Conosco la famiglia, brave persone, grandi lavoratori. Non oso immaginare la loro sofferenza».
«Il nonno di Alessio ha la mia età - ha detto un compaesano di San Biagio -. Provo tanta pena per lui. Le vite spezzate sono due».
Alessio aveva finito l' ultimo anno alla Materna di piazza Vittorio Amedeo. Così lo ricordano le maestre Silvia, Bruna e Laura: «Un bambino speciale.
Sensibile, premuroso verso i compagni e sempre disponibile ad aiutare gli amici, soprattutto i più piccoli. Intelligente, creativo, amava correre, giocare, sapeva anche perdere, pur di non creare disaccordi con gli amichetti.
Sempre pronto a fare la pace, riportava serenità tra gli altri bimbi. Gli piaceva raccontare le cose belle che faceva quando arrivava a prenderlo il nonno, cui era molto legato. Lo aiutava a casa, innaffiando i fiori e facendo piccoli lavoretti. Alessio sarà sempre con noi, con il suo sorriso dolce e felice».