TRENI SUPERSONICI A LEVITAZIONE MAGNETICA E MEGACITTÀ ECOSOSTENIBILI - IL REGNO SAUDITA E GLI EMIRATI ARABI SPALANCANO LE PORTE AL TERZO MILLENNIO NEL TENTATIVO DI DIVERSIFICARE GLI INVESTIMENTI E RIDURRE LA DIPENDENZA DAL GREGGIO. DUE  PROGETTI CHIAVE: "NEOM" E "HYPERLOOP ONE"

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DAGONEWS 

 

NEOM ARABIA SAUDITA NEOM ARABIA SAUDITA

Una ‘megacittà’ completamente alimentata a energie rinnovabili dovrebbe sorgere sopra un territorio ‘vergine’ adiacente alla costa del Mar Rosso e al golfo di Aqaba, vicino alle rotte marittime commerciali del Canale di Suez.

 

Il progetto chiamato ‘NEOM’ è stato presentato ieri dal principe saudita Mohammad bin Salman e, seguendo lo stesso modello di 'zona franca' di Dubai - esente da restrizioni governative - potrebbe essere la città più all’avanguardia al mondo nell’uso civile di droni, auto senza conducenti e nella robotica.

 

la zona costiera dove sorgera neom la zona costiera dove sorgera neom

La città sarà alimentata a energia solare e eolica, e tutta l’area, di 26.500 kmq, si concentrerà nello sviluppo di industrie per la produzione di energia, acqua, biotecnologie, prodotti alimentari, fabbricazione avanzata e intrattenimento, posizionandosi strategicamente in una delle arterie economiche più vantaggiose al mondo che collega l'Asia, l'Europa e l'Africa.

 

L’investimento, da 500 miliardi di dollari, è stato presentato ieri alla conferenza ‘Future Investment Initiative’ dal principe ereditario e appare come un ulteriore tentativo nella sua strategia per diversificare gli investimenti del regno diminuendo la dipendenza dall’esportazione del petrolio.

 

mar rosso snodo economico 2 mar rosso snodo economico 2

L’Arabia Saudita avrà bisogno di un’ingente quantità di risorse tecniche e finanziarie per costruire NEOM ma il progetto mette ancora in luce l’ambizione del principe per risanare l’economia saudita dai danni causati dal crollo del prezzo del greggio, facilitando la rapida crescita di un nuovo fulcro commerciale globale.

 

 

 

 

 

DENTRO IL PROTOTIPO DEL VIRGIN HYPERLOOP ONE

 

Filippo Piva per ‘Wired’

 

hyperloop one hyperloop one

Presentato a Dubai un modello del pod che potrebbe presto trasportare i passeggeri dalla capitale degli Emirati Arabi ad Abu Dhabi in meno di 15 minuti.

 

Con il recente nullaosta del governo statunitense, che ha dato a Elon Musk la possibilità di iniziare i lavori preliminari per lo scavo di un tunnel tra New York e Washington Dc, la strada verso la trasformazione del treno supersonico a levitazione magnetica Hyperloop in realtà sembra ormai essere stata tracciata. Nel frattempo, però, a Dubai i riflettori si sono accessi sulla proposta di un altro inarrestabile innovatore dei nostri tempi, Richard Branson, che nell’ambito dell’Uae Innovation Month ha voluto presentare al mondo il prototipo del pod del suo Virgin Hyperloop One.

 

hyperloop one 2 hyperloop one 2

La capitale degli Emirati Arabi ha infatti ospitato quello che potrebbe diventare un modello del treno del futuro: una capsula di forma quasi cilindrica di cui potete vedere alcune foto tratte dai social nella gallery. Gli interni presentano linee essenziali e poltrone ergonomiche realizzate appositamente per garantire ai passeggeri il massimo comfort, anche durante gli spostamenti più brevi.

 

Il prototipo in questione non contempla inoltre alcun finestrino, e l’illuminazione all’interno del pod è garantita da una serie di led di tonalità variabile, dal blu al rosso passando per il verde. Il design, insomma, sembra in pienissima linea con il più classico dei repertori targati Virgin. L’azienda di Branson ha realizzato il progetto in collaborazione con la Roads and Transport Authority di Dubai: l’obiettivo degli Emirati Arabi sarebbe quello di inaugurare un collegamento Hyperloop tra Dubai e Abu Dhabi già entro il 2020, per trasportare i passeggeri tra le due metropoli in meno di 15 minuti.

 

 

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