TROPPI MORTI: IL FORNO CREMATORIO DEL CIMITERO DI LAMBRATE, A MILANO, DA DOMANI SOSPENDE IL SERVIZIO PER I DEFUNTI NON RESIDENTI IN CITTÀ - NON SI RIESCE E FAR FRONTE AL NUMERO CRESCENTI DEI DECESSI CAUSATI DAL COVID – A MARZO IL FORNO VENNE ADDIRITTURA SPENTO VISTO L’AUMENTO ESPONENZIALE DELLE SALME CHE AVREBBE POTUTO PROVOCARE PERSINO “CONSEGUENZE DI CARATTERE IGIENICO-SANITARIO”…

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Andrea Senesi per il “Corriere della Sera”

 

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È una spia, una delle tante, che purtroppo si riaccende. Il formo crematorio del cimitero di Lambrate, a Milano, da domani sospende il servizio per i defunti non residenti in città. Troppi morti. La media pre Covid era di 46 decessi al giorno - si legge nell' ordinanza pubblicata ieri dal Comune -, mentre «si sta registrando una crescente mortalità anche con picchi superiori a 80 casi al giorno in città».

 

«La situazione sta compromettendo la capacità operativa del cimitero, con tempi di attesa per la cremazione superiori a cinque giorni dall' arrivo dei feretri». Chi muore a Milano senza esserne residente non potrà quindi essere cremato (ma la sepoltura della salma sarà esentata dalle tariffe comunali normalmente applicate sul servizio).

 

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Niente di nuovo, purtroppo. La prima ordinanza del Comune sul tema risale infatti al 26 marzo. Durante la prima ondata della pandemia, per quasi tre settimane, dal 3 al 21 aprile, il forno crematorio di Lambrate venne addirittura spento «per l' aumento progressivo dei defunti in attesa di cremazione» che avrebbe potuto provocare persino «conseguenze di carattere igienico-sanitario». Oggi si chiude precauzionalmente per non ritrovarsi nelle condizioni della scorsa primavera, nella speranza che la curva della mortalità possa rapidamente scendere.

 

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Scenario ancora lontano: ieri in Lombardia è stata un' altra giornata nera. I morti da Covid sono stati 117, una cifra che riporta alle statistiche di metà maggio, con la metà dei decessi, ben 66, che arriva poi dalla provincia di Milano. Il dato è una coda dell' aumento dei contagi e dei ricoveri delle ultime settimane. Ieri i positivi sono stati 6.804 su 32.337 tamponi, con una percentuale del 21 per cento sui test processati, lievemente inferiore a quella degli ultimi giorni.

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Tra i nuovi contagiati, 2.829 sono quelli registrati Milano e provincia, col dato della città che torna però sotto quota mille (999). La speranza è che anche questo indicatore possa calare parallelamente alla discesa dell' Rt, passato dal picco di 2,35 della settimana scorsa all' 1,66 dell' ultimo report.

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