TU CHIAMALE, SE VUOI, ESTRADIZIONI – BOTTA E RISPOSTA TRA ITALIA E FRANCIA SUI TERRORISTI RIFUGIATI OLTRALPE - PARIGI: “DALL’ITALIA NESSUNA RICHIESTA” - IL GUARDASIGILLI: “FALSO, CI SONO DA ANNI” - SI ACCELERA PER 6 TERRORISTI, IL VIMINALE: ORA ESISTONO LE CONDIZIONI PER RIPORTARLI IN PATRIA, MANDATO PRONTO

-

Condividi questo articolo


salvini salvini

Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

Non si sa se riavremo indietro i latitanti dalla Francia.

Di certo, però, i terroristi che hanno trovato rifugio Oltralpe sono la nuova occasione di polemica tra Roma e Parigi. Il botta e risposta va avanti da giorni, con Salvini e Bonafede in prima linea a ricordare al ministero della Giustizia francese che quelle pratiche per l' estradizione sono state inviate già negli anni 80, rinnovate nel 2002, e ribadite in tempi più recenti.

EMMANUEL MACRON EMMANUEL MACRON

 

E quindi che i dossier su ognuno dei ricercati dovrebbero essere ben noti alla Francia. Il ministro francese degli Affari europei, Natalie Loiseau, ieri, ha replicato lasciando intendere che la volontà di collaborare c' è e che è una polemica sterile quella avviata dai ministri italiani dell' Interno e della Giustizia.

 

salvini salvini

«La nostra intenzione - ha affermato al termine del Consiglio dei ministri in merito a eventuali misure di ritorsione contro l' Italia - non è giocare al concorso di chi è il più stupido.

 

 

Ci sono molte cose da fare con un vicino importante come è l' Italia. Vogliamo continuare a poter lavorare con loro». E la sua collega alla Giustizia, Nicole Belloubet, ha sostenuto di non aver ricevuto dall' Italia alcuna richiesta di estradizione e che, comunque un' eventuale trattativa sarebbe stata «possibile».

 

L' IMPEGNO La querelle sui terroristi, quindi, resta prioritaria. In base alle indagini che stanno svolgendo le autorità italiane, sarebbero almeno sei i latitanti che potrebbero essere immediatamente estradati dalla Francia per scontare le condanne. Il lavoro di scrematura si è basato basa su due liste, una prima con trenta nomi - 27 di esponenti della sinistra e 3 di destra - e una seconda più ampia nella quale figurerebbero 37 soggetti, alcuni dei quali - è stato lo stesso Salvini a dirlo - «assolutamente irrecuperabili».

 

bonafede bonafede

L' analisi approfondita dei due elenchi ha permesso di accertare che in almeno 6 casi già esiste un mandato di cattura europeo e, dunque, in presenza della volontà politica, sarebbe possibile intervenire. Dall' antiterrorismo viene, poi, spiegato che non è possibile scendere nei dettagli perché si tratta di figure «monitorate», e sulle cui posizioni, l' Italia chiederà a Parigi già nei prossimi giorni «per verificarne la disponibilità».

 

«Conto di perfezionare entro la settimana, con i colleghi di governo che condividono la responsabilità, le prime richieste di estradizione - ha sottolineato ancora Salvini - In alcuni casi sono posizioni già state confermate 20 anni fa ma mai perfezionate e ultimate. E questo perché di alcuni soggetti, con nomi e cognomi e di cui è nota la residenza, condannati all' ergastolo e ora residenti in Francia, abbiamo già tutti i dati disponibili».

 

CESARE BATTISTI CESARE BATTISTI

RICHESTE TRASMESSE Fin qui, Salvini. Il Guardasigilli, invece, è andato per la sua strada e ha insistito sul fatto che «alla Francia sono state trasmesse richieste di estradizione per tutti i latitanti localizzati nel Paese. E che quindi non risponde al vero quanto avrebbe dichiarato la ministra francese, Nicole Belloubet, a proposito dell' assenza di istanze da parte delle autorità italiane».

 

«L' Italia - hanno poi specificato da via Arenula - ha presentato numerose domande, sulle quali le autorità francesi non si sono mai pronunciate. Richieste che sono state reiterate nell' ottobre del 2002 e che risultano tuttora pendenti. Fra queste, anche quella nei confronti di Marina Petrella, accolta nel 2008 e successivamente sospesa dalla Francia per motivi di salute. Mentre le domande di estradizione per Paolo Ceriani Sebregondi (il nobile che ha imboccato la strada del terrorismo) e Sergio Tornaghi (legato alla colonna milanese Walter Alasia) sono state rigettate.

 

Tutti i soggetti, comunque, sono inseriti nelle banche dati del sistema informativo Schengen e dell' Interpol e la cosiddetta Red Notice dell' Interpol equivale a una richiesta di arresto provvisorio».

bonafede bonafede

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….