Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per “la Repubblica”
A volte ritornano: Stefano Ricucci rischia un nuovo processo. L’ex odontotecnico di Zagarolo, poi immobiliarista e “furbetto del quartierino” col sogno di scalare i templi della finanza, già marito di Anna Falchi, re della vita mondana, faccendiere all’occasione e più spesso imputato, stavolta è costretto a varcare l’uscio del tribunale romano per una vicenda di false testimonianze.
[…] qualche anno fa avrebbe istigato amici, soci e parenti a dire il falso in aula. O almeno ne sono convinti i pm di Roma, che cercano di processarlo con una richiesta di rinvio a giudizio che coinvolge altre 11 persone, compresi il figlio Edoardo Ricucci e la mamma Gina Ferracci.
La faccenda lega tre diversi processi e per capirla occorre raccontarla dal principio, quando l’immobiliarista romano finisce in tribunale con il suo socio Liberato Lo Conte e il giudice della commissione tributaria Nicola Russo, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Secondo i pm, per pilotare una sentenza e guadagnare 19 milioni i tre avrebbero truccato un processo pagando serate e cene “eleganti”. Ricucci, scoperto nel tentativo di corrompere il primo processo, è costretto ad affrontarne un secondo.
Ma di nuovo tenta di orientare la sentenza a suo favore. Ed è qui che la storia rischia di diventare un loop: per aver tentato di truccare il secondo procedimento, adesso potrebbe doverne affrontarne un terzo. Gli investigatori credono infatti che abbia istigato i testimoni a mentire.
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L’indagine nasce dai «non ricordo» della donna che organizzava i tavoli delle cene sospette (la sua posizione è stata stralciata per difetto di notifiche). Angela Graziani, difesa dall’avvocato Cesare Gai, alla Finanza aveva detto che Ricucci e Lo Conte pagavano il conto al magistrato amico, «in media circa mille euro». E aveva spiegato anche che ogni tanto i due si allontanavano, lasciando il giudice solo con lo scontrino in mano. Poi però, in aula, ha cambiato versione: «Hanno scritto che pagava Stefano Ricucci, non l’ho mai detta, lo giuro, ho firmato quello che mi hanno fatto firmare».
[…] La madre di Ricucci, il figlio, i soci, gli organizzatori delle cene e qualche comparsa: molti «negavano il vero o tacevano in tutto o in parte ciò che sapevano intorno ai fatti sui quali erano interrogati », si legge negli atti.
Nel 2019, all’epoca delle false testimonianze, erano già lontani i tempi in cui i furbetti con l’accento romano ambivano a scalare Banca Antonveneta, poi Bnl. Quindi Rcs. Per un odontotecnico di Zagarolo il passo è lungo per arrivare ai vertici di via Solferino, e la procura di Milano lo aveva notato. Seguirono sequestri milionari e sogni infranti. I processi raccontano di plusvalenze illecite, diffusioni di notizie false per alterare i titoli di mercato, fatture false.
Nel frattempo la separazione da Anna Falchi, due anni dopo il matrimonio da sogno all’Argentario. Ricucci, però, non si è arreso. Si è messo a investire in real estate tra Londra e Monte Carlo. Si racconta che segua l’andamento dei mercati, immobiliari e non, cercando di lasciarsi alle spalle le querelle giudiziarie. Il problema è che spesso un processo ne genera altri. [...]
marta fascina giacomo urtis stefano ricucci antonello lauretti stefano ricucci e anna falchi 9 STEFANO RICUCCI