Luca Fazzo per “il Giornale”
Dice Patrizia Reggiani: «Andavo in giro fin dal salumaio a chiedere: ma c'è qualcuno che ha il coraggio di ammazzare mio marito?». Dice Pina Auriemma: «L'unica cretina che le ha dato retta sono stata io».
Così morì Maurizio Gucci, l'erede del marchio italiano più famoso al mondo. E così, un quarto di secolo dopo, lo raccontano sua moglie Patrizia e la maga di lei Pina Auriemma, davanti alle telecamere di Discovery+. Erano amiche, confidenti, una foto d'epoca le mostra una accanto all'altra, i segni del benessere. Oggi sono due vecchie, che hanno passato tanti anni di carcere.
Ma il carcere non le ha livellate. Pina è povera, alle sue spalle si vede un tinello dimesso. Patrizia è ricca, a milioni. E a breve lo sarà ancora di più. Perché i soldi del marito che ha fatto ammazzare le arriveranno. E a darglieli dovranno essere Alessandra e Allegra, le due figlie che ha reso orfane facendo ammazzare Maurizio in via Palestro, il 27 marzo 1995, dalla squadra di balordi arruolata dalla maga Auriemma.
Nei prossimi giorni, Patrizia Reggiani farà partire il decreto ingiuntivo contro le figlie, che si rifiutano di dare corso alla sentenza della Cassazione di due mesi fa. La sentenza dice che a Patrizia spettano, con venticinque anni di arretrati, i soldi del vitalizio che Gucci le aveva garantito al momento del divorzio. Più di un milione di franchi l'anno; con gli interessi fanno una montagna di soldi. Trenta milioni di euro, o giù di lì. Si capisce che le due figlie, protette dalla residenza svizzera, cerchino di svicolare.
E si capisce che la mamma non molli il colpo. Così la telenovela del delitto più glamour che Milano abbia mai visto va avanti all'infinito. A fare da sfondo, come giusto, è una location cupa, quasi macabra: il castellotto gotico, all'angolo tra via Guastalla e via Andreani, che è la nuova casa di Patrizia Reggiani.
maurizio gucci patrizia reggiani e le figlie
Una dimora sontuosa ma buia, con le persiane perennemente chiuse. Qui vive la donna che ebbe la bella idea di fare ammazzare l'uomo che la manteneva nel lusso. Ma che si era trovato un'altra donna. E poi, racconta oggi la Reggiani a Discovery, «Maurizio aveva quattro case a Sankt Moritz e non ce ne voleva dare neanche una». Vederlo morto divenne un'ossessione. Patrizia: «Io ho un difetto, non so mirare. Avrei dovuto trovare questa Banda Bassotti che me l'hanno fatto».
patrizia reggiani e maurizio gucci
E la Auriemma, che reclutò gli esecutori: «Ma per me doveva essere una truffa, questi non sapevano maneggiare una pistola, non avevo nessuna intenzione di fare uccidere Maurizio».
Sul documentario («Lady Gucci», firmato da Flavia Triggiani e Marina Loi) incombe una figura: quella di Silvana Barbieri, la madre di Patrizia. È lei la vera dark lady di questa storia. Una mamma terribile (Auriemma: «Cosa si può dire di una madre che chiama la figlia bastarda?») che alleva Patrizia con l'unico obiettivo della arrampicata sociale, della caccia al marito ricco; che poi coltiva in lei l'odio contro Maurizio Gucci, «il traditore», fino a quando entrano in scena i sicari.
Ma che quando la figlia finisce in carcere fa di tutto per impadronirsi dei suoi soldi, fino alla richiesta di farla interdire per amministrarne i beni. Ora la Barbieri è morta, ultranovantenne. Al momento di aprire il testamento si è scoperto che si è tolta l'ultima soddisfazione: ha diseredato Patrizia, lasciandole solo la quota legittima. Dello sterminato patrimonio immobiliare, centoventi appartamenti a Milano, ha fatto lascito a una fondazione benefica.
patrizia reggiani con madre e figlie
Quel che è rimasto, è bastato a Patrizia Reggiani per comprarsi il villone tenebroso a due passi dal tribunale, e a chiudere gli ultimi conti con la giustizia: i risarcimenti al portinaio di via Palestro azzoppato dagli assassini e a Paola Franchi, l'amica che le rubò il marito. Ma una che quando incontrò Gucci per la prima volta lo considerò «uno sfigato» non si accontenta facilmente. L'obiettivo di Patrizia sono i trenta milioni che le figlie non vogliono mollare. Conoscendo la sua caparbietà, c'è da scommettere che ci riuscirà. Chi l'ha detto che il delitto non paga?
PATRIZIA REGGIANI PATRIZIA REGGIANI alessandra e allegra gucci 2 PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI patrizia reggiani PATRIZIA REGGIANI PATRIZIA REGGIANI MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE PATRIZIA REGGIANI A MILANO COL PAPPAGALLO FOTO LAPRESSE alessandra e allegra gucci con la nonna patrizia reggiani 11 patrizia reggiani maurizio gucci paola franchi patrizia reggiani 5 maurizio gucci MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI MAURIZIO GUCCI E PATRIZIA REGGIANI