Barbara Costa per Dagospia
Uomo, godi se una donna ti "ama" l’ano? Non sei gay! Sei etero, e tale rimani, inviolato nel tuo io maschio più profondo, e pure se di dietro ti fai penetrare a fondo. Godere stimolando l’ano, i nervetti che lì stanno, e che, se li tocchi, li sfrigoli, ti mandano in tripudio, non è da gay, non lo fanno solo i gay, né ti ci fanno diventare, gay. E no! Gay, o non etero in ogni sfumatura, non ci diventi, ci sei, naturalmente, al massimo ti ci puoi scoprire, che è altro discorso. E il tuo ano non c’entra niente. È innocente. Se sei gay non ti piace solo l’ano, il pene, ti piace l’altro, il maschio, in tutto e per tutto.
Eppure, inutile negarlo: gli uomini etero non parlano dei trastulli anali che gli piace farsi fare. A letto sì, e ti ci si scatenano, e te lo chiedono, di farsi l’ano leccare, baciare, penetrare con un dito e poi non solo uno, a volte non solo quello. Però, se fuori dal letto glielo domandi, a un uomo, se gli piace farsi amare il posteriore… te lo nega, imbarazzatissimo! Perché? Perché il preconcetto che il sesso anale su un uomo indica che è meno uomo, meno virile, e che è gay represso, o bisessuale represso… è "duro" a morire.
Tenendo presente che non è né è mai stato inferiore il farsi amare il deretano, va detto che ci sono uomini etero che, schiavi di fisime, il loro c*letto a noi donne non ce lo concedono, e che addirittura prendono siffatta richiesta di generoso amore come un insulto. Ci sono uomini che al loro ano non ti ci fanno avvicinare, dicono che non gli piace ma in realtà non l’hanno mai sperimentato: lo dicono come vigorosa difesa della loro mascolinità. Per questi tizi il sesso anale, fatto a loro, è un grosso tabù.
Sono uomini che temono un giudizio sociale che manco esiste: la vostra compagna di letto, e di ano gioie, è una pettegola che, dopo avervi amato il sederino, lo va a dire urbi et orbi? Anche in caso di amante in tal modo malevola, il problema sarebbe il suo, la brutta figura la sua: se la volete fare, una passiva ricreazione anale, va a vostro merito, piacere, e onore. Ricordatevi: parla e straparla chi non sa, e chi invidioso non fa.
Ci sono poi uomini che il sesso anale lo fanno, se lo fanno fare, ma ci pongono paletti: sì ai baci, anali, ma "sul" sedere, giammai "nel" sedere, e eventualmente sì a uso di lingua per anali slinguate che però si mantengano tali e non si allarghino a minima penetrazione neppure sfiorata, vale a dire niente pose a lingua rigida, che mima un possibile attraversamento. La penetrazione con dita è bandita per quegli uomini che non vogliono o riescono a liberare la mente da tabù pesantissimi, e che gli impediscono l’accesso a inesplorati piaceri garantiti.
E ci sono uomini che, in anonimo nelle chat, ti rivelano e accusano penetrazioni di dito femminile "a tradimento", e ne sono rimasti sconvolti. Siamo davanti al caso di compagne di letto che, bruciate di passione anale, non hanno saputo frenare i loro impulsi, sé stesse, e il loro dito bramoso di terga. Non credo siano state partner spietate introducenti dita in zona proclamata proibita per profanare intenzionalmente e con dolo alcunché. Un coito anale è e deve essere sempre gesto altruista e consensuale.
Vi sono altresì uomini che confinano la loro felicità passiva solo a donne che sono l’amore della loro vita, e con cui hanno una intesa fidata e rodata. In grottesca contrapposizione, ci sono uomini che riservano ano e natiche alle loro amanti, clandestine, o prostitute per sveltine passivo-anali, se non a mistress chiamate a sfogo dei propri feticismi anali. E infine ci sono uomini che no, l’ano no, no e poi no, mai mai mai, e l’unico a cui hanno permesso un’entrata lì, è il loro medico per il controllo della prostrata. Ma la prostrata, lo stimolo col dito della medesima, è maschia pratica passiva più goduriosa!!! La prostrata è il punto G degli uomini!!! E se dio o la natura o chi credete voi ve l’ha posta lì, un motivo ci sarà.
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