Flavia Amabile per “la Stampa”
Per la Sicilia il passaggio alla zona gialla dalla prossima settimana è di giorno in giorno più certo. Sarebbe la prima regione a tornare a una fascia di rischio più elevato dopo un'intera estate di Italia in bianco. Un destino che nelle prossime settimane potrebbe interessare anche Sardegna e Calabria. Se invece si guarda alla situazione sull'intero territorio, si registra un lieve ottimismo.
I 5.273 casi di positivi al Coronavirus su 238.073 tamponi registrati nelle ultime 24 ore indicano un rallentamento della crescita dei contagi, facendo pensare agli esperti che il picco sia stato raggiunto intorno a Ferragosto. Ma le 54 vittime - due giorni fa erano 24 e il giorno prima 19 - riportano l'attenzione sulla necessità di avere dati più precisi sui pazienti deceduti per Covid: dall'età, alle malattie pregresse, e soprattutto se si tratti di pazienti che avevano ricevuto il vaccino oppure no.
E i dati delle ospedalizzazioni in aumento lasciano intendere che il virus sia ancora molto forte. Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero della Salute, i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid sono 423, in aumento di 19 unità. Gli ingressi giornalieri sono 49 (due giorni fa erano 32). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.472, con un incremento di 138 su due giorni fa. I dati della Sicilia sono inequivocabili. È la regione con più casi (ieri 1.229) e da giorni ha superato i parametri di occupazione dei posti letto che portano al passaggio in una fascia di rischio più elevato.
Stando ai dati più recenti del monitoraggio Agenas, i ricoveri ordinari di malati Covid sono il 17% del totale, un punto in più rispetto a 24 ore prima mentre la soglia per rimanere in zona bianca è il 15%. I ricoveri in terapia intensiva sono il 10%, esattamente la soglia di rischio. Il terzo parametro per il passaggio in giallo è il superamento dei 50 casi settimanali per centomila abitanti, e la Sicilia ieri era a 148.
Passare in giallo vuol dire dover indossare di nuovo mascherine all'aperto, ad eccezione dei bambini sotto i sei anni e di chi soffre di una patologia incompatibile con l'uso della protezione (e ad eccezione anche di chi fa sport). Mentre bar e ristoranti rimangono aperti, ma con un massimo di 4 persone al tavolo, anche all'aperto. Questo vale anche per le feste e i ricevimenti, compresi i matrimoni.
Poche differenze insomma, ma che potrebbero avere effetti soprattutto sul turismo di fine agosto. Oltre alla Sicilia, a registrare parametri elevati è la Sardegna, ma per il momento non sembra rischiare il passaggio in giallo già dalla prossima settimana. Ha il 9% di intensive occupate (-2%), sotto la soglia di rischio, mentre i ricoveri ordinari sono al 10% (+1%), abbastanza lontani dalla soglia del 15%. In Calabria le intensive sono ancora sotto il 10%, esattamente al 7%, ma con un +3% in un solo giorno a causa dei 4 ricoveri di ieri. Il limite potrebbe essere superato nei prossimi giorni, finendo in giallo il 30 agosto.