UNA VECCHIA ABITUDINE DELLE ONG: CHIAMARE “PESCATORI” I TRAFFICANTI CHE SCORTANO I MIGRANTI - DURANTE I SOCCORSI, CI SONO BARCHINI IN VETRORESINA CON A BORDO UOMINI COPERTI DA CAPPELLI DI PAGLIA CHE NEI SERVIZI TV NON COMPAIONO MAI: PER LE ONG SONO SEMPLICI "PESCATORI" MA NESSUNO HA CANNE DA PESCA O RETI – IL LIBRO “IPOCRISEA” DI FRANCESCA RONCHIN: “LE ONG SI STANNO SOSTITUENDO AGLI STATI ALIMENTANDO UNA POLITICA IMMIGRATORIA IBRIDA. IL SISTEMA DI ACCOGLIENZA, CHE PERMETTE A UN MIGRANTE CHE ARRIVA IN MODO ILLEGALE DI FARE DOMANDA DI PROTEZIONE COME RIFUGIATO, NON DOVREBBE ESSERE SOVRAPPOSTO ALLA NECESSITÀ DI UNO STATO DI PROGRAMMARE GLI INGRESSI IN MODO LEGALE E SOSTENIBILE”

-

Condividi questo articolo


Estratto di “Ipocrisea”, di Francesca Ronchin (ed. Aliberti), pubblicato da “La Verità”

 

IPOCRISEA - FRANCESCA RONCHIN IPOCRISEA - FRANCESCA RONCHIN

Ancora una volta, sono le vicende delle navi delle Ong a riaccendere il dibattito sulle politiche migratorie. Quando l'Italia mette un freno al loro sbarco e l'11 novembre la Ocean Viking di Sos Méditerranée punta dritto a Tolone, si apre la crisi diplomatica tra Italia e Francia. Con il suo carico di 230 migranti, l'arrivo della Ong in terra francese è un precedente che per l'Eliseo «non deve ripetersi».

 

Da subito, lo scontro innescato da Roma, svela piccole e grandi disonestà dell'Europa e dei suoi Stati membri. Italia compresa. Negli stessi giorni in cui fa la morale all'Italia, la Francia invia a Ventimiglia 500 agenti per blindare i confini e firma una dichiarazione congiunta con l'Inghilterra per lottare contro tutte le forme di immigrazione irregolare con imbarcazioni di fortuna (comprese le traversate del Canale della Manica).

 

INCHIESTA ONG GIORNALISTI INCHIESTA ONG GIORNALISTI

Misure che confermano la vera linea del governo francese che, se da un lato rimprovera la mancata accoglienza da parte dell'Italia, dall'altro chiude il rubinetto ai flussi al punto da mettere a punto una nuova legge sul diritto d'asilo che, oltre a limitare lo ius soli, dovrebbe rendere le espulsioni più veloci. Dalla sua, l'Italia, con oltre 90.000 arrivi nel 2022, lamenta di essere lasciata sola dagli altri Stati europei descritti come una costellazione di egoismi, a partire dalla scarsa disponibilità a redistribuire quanti arrivano (solo 117 i migranti ricollocati nel 2022).

mare jonio nave ong mare jonio nave ong

 

Dai dati sull'accoglienza finale dei rifugiati però il patentino di bontà non spetta all'Italia che con 45.000 domande di asilo nel 2021 si trova dietro le oltre 100.000 di Germania e Francia. Roma chiama in causa il sistema di ricollocamento europeo (che però riguarda solo i rifugiati) ma non si capisce su che base gli Stati membri dovrebbero farsi carico di migranti arrivati irregolarmente in un Paese, l'Italia, che per sua scelta da anni pratica una politica di accoglienza indiscriminata.

 

Evidente anche la goffaggine dell'Unione europea che, se da un lato foraggia la Turchia con oltre 6 miliardi di euro per fermare i migranti, quando si tratta di commentare la stretta sulle imbarcazioni umanitarie, tramite la portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, dichiara che «non c'è differenza tra le navi delle Ong e le altre navi».

 

mare jonio nave ong mare jonio nave ong

Un'affermazione in contrasto con l'Agenzia Frontex secondo la quale, sebbene sia vero che le Ong rappresentino, al momento, solo il 16% degli arrivi, agiscono da «pull factor», fattore di attrazione, che incentiva le partenze e producono «conseguenze inattese» come confermano svariate fonti autorevoli [... ] Dai dati che ci fornisce la Guardia Costiera italiana, se ai tempi di Mare Nostrum, i migranti partivano a bordo di mezzi a scafo rigido, l'anno dopo, quando aumentano le navi di soccorso, gli scafisti iniziano ad optare per i gommoni made in China, venti volte più pericolosi ma molto più economici, che arrivano a rappresentare l'84% dei mezzi utilizzati.

 

ocean viking al largo di catania ocean viking al largo di catania

Quando nel 2018 le missioni europee si interrompono e il numero di Ong subisce una lieve flessione, ecco che l'utilizzo dei gommoni cala perché gli scafisti sono uomini d'affari e il servizio offerto deve funzionare. Dunque se da un lato, la presenza delle navi di soccorso riduce il rischio di morire, l'uso massiccio di gommoni, da esse generato, lo alza.

MIGRANTI IN UN CAMPO DI DETENZIONE IN LIBIA MIGRANTI IN UN CAMPO DI DETENZIONE IN LIBIA

 

In un effetto domino si è inoltre abbassato il prezzo del viaggio che a sua volta ha portato ad un ampliamento della platea dei migranti pronti a partire.

 

Anche in presenza di condizioni meteo proibitive, perché con le navi di soccorso in mare il tratto da percorrere è breve [...] I migranti, sistematicamente esclusi dal dibattito sul tema, lo sanno bene. «La vostra presenza induce i migranti a partire quindi per favore la prossima volta state alla larga se il tempo non è buono», scriveva sul profilo twitter di Sos Méditerranée il 23 aprile 2021, dopo l'ennesimo naufragio davanti alle coste libiche, Nurudeen Abu, un migrante salvato dalla Ocean Viking due mesi prima.

 

geo barents 1 geo barents 1

Dopo 24 ore il tweet viene cancellato. Qualcuno gli fa notare che il suo appello rovina la buona reputazione delle Ong. [...] Una vecchia abitudine quella di cambiare i contorni delle cose, come quella di chiamare «pescatori» i facilitatori e i trafficanti che scortano i migranti. Me ne sono accorta durante un viaggio a bordo della Aquarius, il guardapesca della Ong Sos Méditerranée, immortalato in un servizio trasmesso da Report e che ha dato spunto a questo libro. Durante i soccorsi, ci sono barchini in vetroresina con a bordo uomini coperti da grossi cappelli di paglia che curiosamente nei svariati servizi giornalisti non compaiono mai. Quando chiedo alla Ong chi siano, mi viene ripetuto che si tratta di semplici "pescatori", senza canne da pesca e interessati solo a che i migranti raggiungano le Ong.

due migranti sul molo di Catania dopo essersi tuffati in mare due migranti sul molo di Catania dopo essersi tuffati in mare

 

[...] Con il loro darsi il cambio in modo coordinato, dietro l'urgenza umanitaria del salvare vite (giusto) e del rispetto dei diritti umani (altrettanto giusto), le Ong si stanno inoltre sostituendo agli Stati alimentando una politica immigratoria ibrida che si regge sulla confusione tra due piani distinti. Il sistema di accoglienza che permette a un migrante che arriva in modo illegale di fare domanda di protezione come rifugiato non dovrebbe essere sovrapposto alla necessità da parte di uno Stato di programmare modalità di ingresso legali sostenibili e coerenti con proprie disponibilità e fabbisogni.

ocean viking 3 ocean viking 3

 

I due piani invece vengono confusi con scarso successo come raccontano i dati Ocse 2019 secondo i quali l'incidenza dei profughi sul mercato del lavoro italiano nell'ultimo decennio non ha superato lo 0,3% degli occupati [...] Del resto, guardare ai flussi economici come flussi di rifugiati apponendovi un manto di umanitarismo significa o non comprendere che non ci si trova davanti a un'emergenza occasionale bensì a un fenomeno di trasformazione economica, oppure comprenderlo, condividere la metamorfosi in atto e ciò nonostante negarla.

migranti scendono dalla nave rise above a reggio calabria 1 migranti scendono dalla nave rise above a reggio calabria 1

 

Una falsificazione retorica non sostenibile. [...] Come sembra rivelare anche la linea dura adottata oltre che da Turchia e Paesi «sovranisti» come Polonia e Ungheria, persino dalla più moderna Svezia o dalla socialdemocrazia danese che, in attesa di vagliare le domande di asilo, ha deciso di inviare i migranti illegali in Ruanda. Nonostante gli appelli, ipocriti, al rispetto dei diritti umani e all'accoglienza, l'Europa lascia fare.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITO TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…

DAGOREPORT - MENTRE L’ITALIA SI SOLLAZZAVA COL SECCHIELLO E LA PALETTA, LO SCORSO 5 AGOSTO ANDAVA IN SCENA UN'APOCALISSE DI CUORI INFRANTI, STARRING SANGIULIANO COSTRETTO DALLA MELONI A VOLARE IN MISSIONE IN EGITTO. QUANDO ATTERRA A IL CAIRO AL FIANCO DI ''GENNY IL CALDO'' NON TRONEGGIA LA BOCCIA-RIDENS MA LA MOGLIE FEDERICA - L’IRA DELLA BAMBOLONA DI POMPEI, A CUI IL BOMBOLO AVEVA BUFALEGGIATO DI UN MATRIMONIO FINITO-LOGORATO-DAL-TEMPO-CRUDELE, AVREBBE RAGGIUNTO LO STADIO DELL’ERUZIONE VESUVIANA (UNA FERITA APPARE SULLA FRONTE DI GENNY: “INCIDENTE DOMESTICO” O CONSEGUENZA DI UNA BRUTALE SCENATA DELLA POSSESSIVA POPPEA DI POMPEI?) - TERRORIZZATO DALLA MOGLIE, MINACCIATO DALL’AMANTE, ASSEDIATO DA “ALTRE DONNE” (SONO TRE, DI CUI DUE DELLO SPETTACOLO), PER LA SERIE: ‘’OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE’’, MA ANCHE PER EVITARE ALTRE ZOCCOLATE IN TESTA, 'O MINISTRO FINITO NEL PALLONE DELL'IMPERO DEI SENSI SI PREMURA DI NON FAR PUBBLICARE IMMAGINI DELLA MISSIONE D'EGITTO DOVE LUI ROTOLA COME UNA BOCCIA AL FIANCO DELLA CONSORTE (LA COMMEDIA ALL’ITALIANA È VIVA E HA OCCUPATO PALAZZO CHIGI) -VIDEO

DAGOREPORT – FOSSI STATO IN GENNARO SANGIULIANO CI AVREI PENSATO DUE VOLTE PRIMA DI LASCIARE LA DIREZIONE DI UN TELEGIORNALE PER DIVENTARE MINISTRO DELLA CULTURA - DA VELTRONI A MELANDRI, DA URBANI A BONDI, DA BRAY FINO AL “PAVONE ESTENSE” FRANCESCHINI: HANNO FATTO PIÙ O MENO TUTTI LA STESSA FINE: SONO SCOMPARSI - IN ITALIA LA STORIA CULTURALE SOVRASTA OGNI MINISTRO SINO A SFINIRLO, SOFFOCARLO: È UN EVEREST CHE FATICHI A OSSERVARE PER LA SUA ALTEZZA. NON PUOI FARCELA, NON PUOI GESTIRLO: PUOI SOLO EVITARE DI FARE DANNI...

IL DAGO-SCOOP DEL 26 AGOSTO CHE HA SCOPERCHIATO IL CASO DELLA POMPEIANA "NON CONSIGLIERA" E CHE OGGI HA SPEDITO SANGIULIANO AI GIARDINETTI FACENDO FARE UNA FOTONICA FIGURA DI MERDA AL GOVERNO MELONI - CHI È, E SOPRATTUTTO CHI SI CREDE DI ESSERE, LA BIONDISSIMA 41ENNE, NATIVA DI POMPEI, MARIA ROSARIA BOCCIA, CHE ANNUNCIA SU INSTRAGRAM LA SUA ''NOMINA A CONSIGLIERE PER I GRANDI EVENTI DEL MINISTRO DELLA CULTURA''? E PERCHÉ DOPO AVER SOTTOLINEATO: ‘’IO E IL MINISTRO SIAMO LEGATI DA UNA STIMA E DA UN SANO SENTIMENTO CHIAMATO "BENE" CHE RESTERÀ ANCHE QUANDO NON AVREMO RAPPORTI LAVORATIVI”; POI AGGIUNGE: ‘’PENSO SIA IL CASO DI SMETTERLA CON QUESTO INUTILE ACCANIMENTO. BASTA ATTACCHI GRATUITI!” - OHIBÒ, CHI HA MAI ATTACCATO L'IMPEGNO CULTURALE DELLA "BOCCIA DI POMPEI" AL FIANCO DI "GENNY DEL GOLFO" (CHE LEI IMMORTALA, FOTO E VIDEO, SU INSTAGRAM)? - CONTATTATO DA DAGOSPIA, IL PORTAVOCE DI SANGIULIANO TRASFORMA LA BOCCIA IN UN ‘FIASCO’: “E’ UNA NOTIZIA FALSA: MARIA ROSARIA BOCCIA NON È MAI STATA NOMINATA CONSIGLIERE DEL MINISTRO" - VIDEO