VECCHIO STIVALE – L’ITALIA È LA NAZIONE PIÙ ANZIANA D’EUROPA: METÀ DELLA POPOLAZIONE SUPERA I 48 ANNI, UN QUARTO NE HA PIÙ DI 65 - NEGLI ULTIMI 20 ANNI IL NOSTRO PAESE HA PERSO 3.5 MILIONI DI UNDER 35 (-21%): MOLTI GIOVANI SONO PARTITI PER STUDIARE ALL’ESTERO E NON SONO PIÙ TORNATI. E TE CREDO: PERCHÉ DOVREBBERO PREFERIRE FARE I PRECARI PER DUE SPICCI A STIPENDI E OPPORTUNITÀ DECOROSE? - L'87% DEGLI STUDENTI VEDE IL PROPRIO FUTURO LAVORATIVO NON IN ITALIA...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “La Repubblica”

 

IL FUTURO DEI GIOVANI - DEMOS IL FUTURO DEI GIOVANI - DEMOS

L’Italia non è un Paese per giovani. E, anzitutto, non è un Paese di giovani. Al contrario. È il più anziano d’Europa. Secondo i dati di Eurostat, infatti, metà della popolazione italiana supera i 48 anni e circa un quarto più di 65. In sintesi, l’età media degli italiani è di 46,4 anni.

 

Calata in modo significativo la popolazione più giovane. Negli ultimi due decenni, infatti, abbiamo assistito a una riduzione di quasi 3,5 milioni di giovani under 35, con un tasso di decremento di circa il 21%. Questo fenomeno ha colpito particolarmente il segmento femminile, con una diminuzione di circa il 23%. Un dato che, rispetto all’incidenza dei giovani sulla popolazione, pone l’Italia ben sotto la media dell’Unione Europea. […]

anziani italia 4 anziani italia 4

 

Quasi due terzi degli intervistati, infatti, ritengono che i giovani di oggi avranno, in futuro, una posizione sociale ed economica peggiore rispetto a quella dei loro genitori. Negli ultimi 20 anni solo tra il 2012 e il 2017 si è osservata una valutazione sensibilmente più pessimista, con valori oltre il 70%. Tuttavia, allora la quota di coloro che ritenevano il futuro dei giovani in modo più positivo era maggiore. Superava di poco il 10%.

 

LE PROSPETTIVE DEI GIOVANI - DEMOS LE PROSPETTIVE DEI GIOVANI - DEMOS

Mentre attualmente è di poco al di sotto del 10%. Oggi, come ieri, invece, prevale decisamente l’atteggiamento opposto. La sfiducia. Che si traduce nella convinzione che sarà difficile, per i giovani sopravvivere in futuro. E al futuro. Visto che avranno pensioni inadeguate. Insufficienti. Così, se intendono fare carriera, l’unica strada possibile, per loro, è partire. Andarsene altrove. Oltre confine. In particolare, in Europa.

 

Come già avviene. Molti giovani italiani, infatti, durante l’età degli studi partono per specializzarsi e qualificarsi in settori che in Italia non hanno centri di formazione (ritenuti) adeguati. O, più semplicemente, perché cercano opportunità e occasioni per nuove esperienze. Altrove. In altri Paesi. Si tratta di una tendenza utile e positiva, perché permette loro di sperimentare percorsi di formazione diversi. E perché, comunque, allarga gli orizzonti della nostra società.

 

anziani italia 2 anziani italia 2

Il problema è che molti di questi giovani partono. Ma non rientrano. Non solo perché trovano soluzioni e ambienti interessanti. Ma perché in Italia le opportunità di fare carriera e, comunque, di dare seguito alle competenze e alle esigenze acquisite sono ritenute inadeguate. […]

 

Oltre 8 persone su 10, se pensano al loro futuro professionale, guardano e si proiettano oltre confine. Una misura che sale ulteriormente fra i più giovani e raggiunge l’87% fra gli studenti. Non ci sono, invece, grandi differenze, in base alla posizione politica e di partito. Anche se l’invito ad andare altrove appare un po’ più ampio fra gli elettori di centrosinistra. […]

ANZIANI ITALIA 5 ANZIANI ITALIA 5 protesta insegnanti precari - scuola protesta insegnanti precari - scuola lavoratori precari proteste lavoratori precari proteste precario precario OPINIONI SUI GIOVANI - DEMOS OPINIONI SUI GIOVANI - DEMOS

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - MELONI MUSK-ERATA - LA POLITICA DELLA PARACULAGGINE: DOPO L'INTERVENTO DI MATTARELLA, PUR DI NON DARE TORTO Ai GRAVISSIMI ATTACCHI DI ELON MUSK ALLA MAGISTRATURA ITALIANA, GIORGIA MELONI FA IL 'CAMALEONTE IN BARILE': "ASCOLTIAMO SEMPRE CON GRANDE RISPETTO LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - ATTENZIONE! OVVIAMENTE LA STATISTA DELLA GARBATELLA NON HA IL CORAGGIO DI SOTTOSCRIVERE IN UN COMUNICATO STAMPA UFFICIALE DEL GOVERNO TALE IRRIDENTE DICHIARAZIONE NEI CONFRONTI DEL CAPO DELLO STATO. FA CIO' CHE SA FARE MEGLIO: LA DUCETTA FURBETTA. E SULLE AGENZIE STAMPA COME UN GHIGNO BEFFARDO SI LEGGE: “SI APPRENDE DA FONTI DI PALAZZO CHIGI”. MANCO FOSSE UN'INDISCREZIONE TRAPELATA CHISSA' COME - L'ULTIMO RETWEET DI MUSK: "HA RAGIONE GIORGIA MELONI"

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?