Valerie Tarico per http://www.salon.com/
Gesù è il personaggio più famoso nella storia dell’umanità e tutti, non credenti compresi, conoscono a grandi linee la storia della sua vita. Ma molte delle informazioni basilari che ci vengono fornite su di lui sono probabilmente false.
Non esiste alcuna testimonianza storica della sua esistenza durante il primo secolo ma, grazie ai reperti, ad antichi testi, all’arte e anche alle scienze forensi, conosciamo bene l’epoca in cui Gesù è vissuto e possiamo dire più o meno chi era, e cosa non era.
1. Gesù era sposato
A differenza di quelli cattolici, i sacerdoti ebrei non hanno l’obbligo del celibato. Gesù e i discepoli erano ebrei, e tutti i più grandi rabbini della storia sono stati sposati. Trovare un rabbino dell’epoca di Gesù non sposato è così raro che molti studiosi hanno avanzato l’ipotesi che fosse gay. In più, molti testi antichi tra cui qualcuno del nuovo testamento affermano che ci fosse una relazione particolare tra lui e Maria Maddalena
2. Gesù aveva i capelli corti
Gli ebrei dell’epoca di Gesù portavano i capelli tagliati corti. Lo dicono gli altorilievi di un arco trionfale romano su cui appaiono le figure di schiavi ebrei. Nella prima lettera di san Paolo apostolo ai corinzi, inoltre, si legge: “"Non è forse la natura stessa a insegnarci che è indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, mentre è una gloria per la donna lasciarseli crescere?"
3. Gesù potrebbe essere morto su un palo e non su una croce
Il termine greco “Staturos” si riferisce a molti tipi di forme, ma generalmente indica un palo. I romani non avevano una procedura standard per crocifiggere i prigionieri e lo storico Tito Flavio Giuseppe scrive che durante l’assedio di Gerusalemme i soldati romani appendevano i prigionieri in molte posizioni diverse.
4. Gesù era basso
Ai tempi di Cristo l’altezza media di un ebreo era di circa 1,52 metri. Gesù è stato sempre rappresentato più alto perché la sua statura fisica doveva essere il riflesso di quella morale e mentale.
5. Gesù è nato in casa, non in una stalla
La nascita miracolosa di Gesù è stata aggiunta nella Bibbia verso il secondo secolo d.C. Nella versione originale della storia si pensa che Maria e Giuseppe fossero circondati dai parenti al momento del parto. La frase “Non c’era posto per loro nell’albergo (in greco Kataluma)” potrebbe essere tradotta meglio con “Non c’era posto per loro al piano di sopra”. Siccome nelle case del primo secolo i piani inferiori ospitavano gli animali, si può giustificare il fatto che Gesù nacque in una mangiatoia.
piss christ by serrano andres (1987)
6. Si chiamava Joshua, non Gesù
Joshua e Gesù erano un unico nome ma sono stati tradotti diversamente per distinguere Gesù dal Joshua dell’Antico Testamento.
7. Il numero degli apostoli (12) deriva dall’astrologia, non dalla storia
Il numero 12 era di buon auspicio per tante culture antiche e per i credi astrali antecedenti all’ebraismo. L’importanza di questa cifra potrebbe derivare dai 12 mesi dell’anno o dai segni zodiacali. Il numero 12 compare 189 volte nella bibbia ma anche in tante altre religioni: erano 12 gli dei greci, 12 i figli di Odin, 12 i successori legittimi di Maometto.
8. Gesù non faceva profezie, le compiva
Gesù ha compiuto alcune delle profezie dell’Antico Testamento che durante il primo secolo erano ben conosciute da tutti gli ebrei. Chiunque avesse voluto darsi un’aria messianica avrebbe potuto realizzare queste profezie. Per esempio, nel Vangelo di Matteo Gesù cerca un asino per entrare a Gerusalemme che era ciò che “era stato detto dai profeti” (Matteo 21:4).
9. Alcune delle frasi attribuire a Gesù non sono sue
Il Nuovo Testamento è stato scritto molto tempo dopo la morte di Gesù e alcune delle sue frasi più celebri risalgono a una tradizione molto più antica. Per esempio, il detto “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” che si trova nel Vangelo di Matteo, fu scritto dal rabbino Hillel, nato a Babilonia nel 60 a.C.
cristo del mantegna il cristo redentore si vergogna