Francesco Olivo e Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”
Mentre la Fase 1 della riforma della giustizia si incardina in Parlamento, la maggioranza prepara per l'autunno la Fase 2. Il piatto forte sarà la decisa limitazione del ricorso alle intercettazioni come strumento investigativo per i reati da colletti bianchi: dalla corruzione agli illeciti economici, societari e fiscali. Una materia ancor più incandescente dell'abuso di ufficio.
Il ddl Nordio arriverà nelle prossime ore in Parlamento. La cosiddetta "bollinatura" del ministero dell'Economia sta tardando, il via libera dovrebbe arrivare oggi. A quel punto servirà il passaggio al Quirinale e infine l'approdo parlamentare, previsto per domani.
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carlo nordio - riforma della giustizia - poster by macondo
Contemporaneamente in Senato si concluderà l'indagine conoscitiva della commissione giustizia sulle intercettazioni. Un lavoro capillare, con ascolto di esperti (magistrati, docenti, esperti informatici) e visite nelle Procure. Che da oggi si salda con gli annunci di Nordio. Il ministro non fa mistero di voler limitare l'utilizzo (e non solo la pubblicazione) delle intercettazioni, intervenendo anche sugli strumenti tecnologici come il trojan. Il virus informatico che, inoculato nello smartphone o nel computer dell'indagato, non solo capta tutti i dati ma lo trasforma in un registratore.
«Un'arma incivile», per Nordio che potrà contare su una pezza d'appoggio in più: la relazione della commissione. La presidente leghista Giulia Bongiorno ha inviato ai componenti di centrodestra una bozza. Quelli di opposizione sono stati tenuti all'oscuro. Il testo, che sarà votato la prossima settimana, chiede di regolamentare il trojan, introducendo una figura terza rispetto al magistrato.
L'idea sottesa – escluderlo com'era fino al 2019 da tutti i reati meno mafia e terrorismo – è esplicitata da Pierantonio Zanettin di Forza Italia. La sua proposta di legge, che suscita l'entusiasmo del Terzo Polo, sarà depositata anche alla Camera con il supporto di Nordio. Il quale a gennaio, dopo l'arresto di Messina Denaro, era stato convocato a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni e invitato a maggiore prudenza sul tema.
FABIO PINELLI, VICEPRESIDENTE DEL CSM, E CARLO NORDIO
Parallelamente al dibattito Parlamentare sulla Fase 1 della riforma, parte quello nel Consiglio superiore della magistratura, che Nordio considera «interlocutore del governo» a differenza dell'Associazione magistrati. Il ministro ha chiesto un parere e ha tre buone ragioni per confidare in un esito benevolo: la maggioranza centrodestra-Italia Viva nel Csm; le posizioni già espresse dal vicepresidente Pinelli sull'uso «talvolta eccessivo delle intercettazioni»; le assicurazioni di appoggio esterno già informalmente giunte («Noi ci siamo») da alcuni componenti laici.
Ma la strada non sarà in discesa. La commissione che dovrà istruire il parere del Csm è presieduta dal giudice genovese Marcello Basilico, della corrente progressista Area, e il suo vice è il costituzionalista pisano Roberto Romboli, indicato dal Pd. La base della magistratura ribolle. Non solo per la Fase 1 della riforma, che cancella tutto l'abuso d'ufficio e tre quarti del traffico di influenze illecite. Ma per il più generale disegno di una riforma «che tende a disarmare il versante della criminalità economica e amministrativa», come dice Cinzia Barillà, presidente di Magistratura Democratica.
INTERCETTAZIONI NORDIO - VIGNETTA BY VUKIC
La speranza in un parere soft rischia di essere vanificata dal comportamento dello stesso ministro. Più proclama, più rilancia sul secondo e terzo tempo della riforma (intercettazioni, separazione delle carriere), più compatta il corpaccione della magistratura. E imbarazza Magistratura Indipendente, la corrente conservatrice a cui appartiene tutto lo stato maggiore dello staff di Nordio al ministero, ma soprattutto il sottosegretario a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano.
Basti dire che una storica colonna di Magistratura Indipendente come il procuratore generale di Torino, Franco Saluzzo, bolla come «surreali» le motivazioni addotte dal ministro per l'abolizione dell'abuso d'ufficio. E critica la proposta «perché rimuove un argine di controllo di legalità in un Paese ad alto tasso di illegalità, creando un ampio spazio vuoto e impedendo il disvelamento di condotte ben più gravi». […]
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CARLO NORDIO AL SENATO carlo nordio LEGA NORDIO - MEME BY EMANUELE CARLI carlo nordio 1