VI RICORDATE DELL’OMICIDIO DI BOB LEE, IL FONDATORE DI “CASHAPP” UCCISO PER LE STRADE DI SAN FRANCISCO? – I RICCASTRI AVEVANO GRIDATO ALLO SCANDALO, PARLANDO DELL’OMICIDIO COME DEL SIMBOLO DELLA CRESCENTE VIOLENZA PER LE STRADE DELLA CITTÀ. MA DIETRO C’È MOLTO ALTRO E SI È SCOPERTO DOPO L’ARRESTO DEL PRESUNTO KILLER NIMA MOMENI: LEE AVEVA UN RELAZIONE CON LA SORELLA DELL’ASSASSINO E I DUE FREQUENTAVANO DEI FESTINI A BASE DI SESSO E DROGA. UN CIRCUITO NOTO COME “THE LIFESTYLE” CHE…

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In alcuni ricchi circoli tecnologici è noto come "The Lifestyle", una festa underground con uso di droghe ricreative e sesso occasionale. A un dirigente tecnologico di successo di nome Bob Lee piaceva mischiarsi con quelle persone. E lo stesso gusto provava Khazar Momeni , la moglie di un importante chirurgo plastico.

 

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Nel pomeriggio del 3 aprile, un lunedì, la festa ha però preso una piega oscura. Secondo i pubblici ministeri di San Francisco, il fratello maggiore della signora Momeni ha affrontato Lee. Voleva avere informazioni, voleva sapere se le stesse prendendo droghe, se stava facendo qualcosa di inappropriato. Poche ore dopo Nima Momeni ha pugnalato Lee con un coltello da cucina e lo ha lasciato morire dissanguato in strada. Momeni, arrestato con l'accusa di omicidio, è detenuto senza cauzione. Ha intenzione di dichiararsi non colpevole.

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La morte di Lee ha sconvolto San Francisco. Inizialmente tutti, compreso Elon Musk, hanno gridato allo scandalo, prendendo l’omicidio come simbolo della crescente violenza per le strade della città. Ma dietro quell’omicidio si nasconde molto altro e non ha nulla a che fare con i senzatetto e i tossicodipendenti che vivono in strada. Piuttosto si parla dei vizi dei più alti della società della Bay Area, alimentata da cocaina e droghe sintetiche. 

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«Per quanto possa sembrare libertina, la festa è governata da un codice di condotta non scritto - ha detto Devon Meyers, un amico di Lee che lo ha visto pochi giorni prima di morire – Si rispettano consenso e confini. Se qualcuno si ubriaca e allunga le mani viene “scomunicato” immediatamente».

 

Momeni, l'uomo accusato di aver ucciso Lee, era noto per l’uso di droghe, ma pare non frequentasse gli stessi festini. Gestiva una società di consulenza informatica in un loft a Emeryville, una piccola città dall'altra parte della baia rispetto a San Francisco. I registri pubblici dipingono l'immagine di un'azienda in difficoltà. I conoscenti lo descrivono come distaccato e introverso, a differenza della sorella ricca e affascinante, e incline ad andare alle feste.

 

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Per i pubblici ministeri Lee e la signora Momeni si erano incontrati in precedenza. Secondo gli amici di Lee, lui avrebbe raccontato loro che andava a letto con Momemi, 37 anni. Ma c’è di più. Circa tre anni fa, Lee, 43 anni, aveva avuto una storia con una donna che era stata con Nima Momemi. Se lui fosse a caccia di vendetta si scoprirà (forse) solo in un’aula di tribunale.

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