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La maggior parte degli americani affetti da coronavirus sono stati infettati da un ceppo proveniente dall'Europa, ma i recenti studi mostrano che il ceppo che ha portato al lockdown di Wuhan si è diffuso sulla costa occidentale.
Il coronavirus è probabilmente arrivato prima negli Stati Uniti dall'Europa, circolando inosservato tra i newyorkesi per settimane prima che fosse diagnosticato il primo caso nello stato di Washington, dove è stato confermato il primo caso americano.
È questo ceppo europeo che ha portato il maggior numero di contagi negli Stati Uniti, ora concentrati a New York e nella East Coast, non il ceppo del virus più diffuso in Cina, secondo una nuova analisi dei genomi della Icahn School of Medicine.
Un secondo ceppo ha colpito la costa occidentale e probabilmente è arrivato in un secondo momento dalla Cina, nonostante il fatto che un uomo tornato negli Stati Uniti dalla Cina sia stato il primo americano identificato infettato da COVID-19.
In un altro studio gli scienziati dell'Università di Cambridge hanno scoperto che ci sono tre distinti ceppi del virus nella maggior parte dei casi del mondo.
Ora è abbastanza chiaro che il coronavirus ha fatto il primo salto negli umani dal pangolino dopo un essersi manifestato nei pipistrelli. Gli autori dello studio di Cambridge hanno soprannominato il primo ceppo "tipo A". Una versione mutata del virus - tipo B – si è diffuso maggiormente in Cina, prima di passare in Europa, Sud America e Canada.
Ancora un terzo ceppo, il tipo C, è diventata la versione dominante di COVID-19 a Singapore, in Italia e a Hong Kong, secondo l'analisi dei ricercatori di Cambridge sui genomi virali in campioni di pazienti affetti da coronavirus.
Mentre gli scienziati di Cambridge dicono che il virus dalla Cina è approdato negli Stati Uniti, il team di Icahn ha scoperto che la maggior parte delle persone a New York - dove più di 150.000 persone sono infette – sono state infettate dall'Europa.
I dati del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti di dicembre, gennaio e febbraio, che sono stati i primi mesi critici dell'epidemia, rivelano come centinaia di migliaia o addirittura milioni di casi di coronavirus non rilevati potrebbero essere entrati nel Paese.
I dati mostrano che 759.493 persone sono entrate negli Stati Uniti dalla Cina prima del divieto del presidente Trump il 31 gennaio. Altri 343.402 sono arrivati dall'Italia, 418.848 dalla Spagna e circa 1,9 milioni sono arrivati dalla Gran Bretagna. Gli esperti affermano che non si può sapere quanti viaggiatori potrebbero essere stati infettati, ma è molto probabile che alcuni non presentassero sintomi.
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