VIDEO! “CHE SCHIFO, VERMI NELL’INSALATA DI PASTA” – SCOPPIA LA PROTESTA ALLA MENSA DEI VIGILI DEL FUOCO DI CAPANNELLE - GIRATO UN FILMATO SU UNA PLATESSA PANATA DURA “COME LA SUOLA DELLE SCARPE”: IMPOSSIBILE AFFETTARLA CON IL COLTELLO – LA LETTERA AL COMANDANTE: “È LA SECONDA VOLTA CHE LE “PROTEINE FRESCHE”, PER NON DIRE VIVE, SONO PRESENTI SULLA TAVOLA DEI NOSTRI ALLIEVI DI CAPANNELLE, A ROMA... VA BENE CHE “UN GIORNO SENZA RISCHIO È UN GIORNO NON VISSUTO” MA ADESSO NON STIAMO PERSEVERANDO?”

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Fabrizio Peronaci per Corriere.it

 

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È la sede dei vigili del fuoco più grande e importante d’Italia: qui, nel complesso delle Scuole centrali antincendio a Capannelle, gli «angeli» di tanti interventi di salvataggio imparano tecniche e segreti del mestiere. E qui, come è normale che sia, i circa mille allievi pompieri, tra un addestramento e l’altro, mangiano, anche. Non bene, a quanto pare. «Che schifo, un altro verme!»

 

La scena si è ripetuta a pranzo, mercoledì 2 settembre: da una porzione di pasta fredda - i cavatappi con pomodoro, insalata, formaggio, basilico - è sbucato un lombrichetto alquanto vivace, di un colore indefinito, a metà strada tra il grigio e il violetto.

 

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Non era la prima volta. Passeggiava sulla foglia di insalata e si dirigeva verso il cannolicchio. Lo scorso luglio, oltre al caso dell’intruso invertebrato, nella stessa caserma si era posta la questione del pesce immangiabile, perché troppo duro. Armeggiando con il coltello, seppure di plastica, e sprigionando tutta la forza dei suoi bicipiti per quasi un minuto, un allievo vigile del fuoco non era riuscito a tagliare la fettina di platessa panata a lui spettante. Resistente «come la suola delle scarpe», aveva sintetizzato Costantino Saporito, pompiere in servizio a Roma da 24 anni e rappresentante dell’Usb.

 

 

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Oggi, è lo stesso Saporito a tornare all’attacco, con una lettera aperta che ha pubblicato su Fb, rivolta all’ingegner Mauro Caciolai, da oltre un anno alla guida delle Scuole Centrali Antincendi: «Caro comandante, è la seconda volta che le “proteine fresche”, per non dire vive, sono presenti sulla tavola dei nostri allievi di Capannelle, a Roma... Va bene che “un giorno senza rischio è un giorno non vissuto” ma adesso non stiamo perseverando?»

 

La domanda può sembrare leggera, quasi scherzosa, ma non è così, incalza l’esponente sindacale: «Un pizzico di ironia non toglie che parliamo di una questione seria - aggiunge -. Abbiamo fatto delle riunioni tra sindacato e vertici del Dipartimento dei vigili del fuoco, al Viminale, per parlare della scarsità del cibo a mensa, fornito in porzioni molto ridotte,

 

dei rischi legati alla presenza di vermi e altri parassiti, che possono fare molto male, e della quasi totale mancanza di carne, nonostante la fatica di un corso di formazione tanto impegnativo, come quello da pompiere, richieda un adeguato apporto di proteine». Anche la Uil e la Cisl in passato hanno contestato la gestione della mensa a Capannelle. Dalle cucine, si attendono contromisure. (fperonaci@rcs.it)

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