Valentina Marotta per https://corrierefiorentino.corriere.it/
giorgio pinchiorri con la moglie
Foto e vini pregiati. All’inizio quei regali sembravano solo le attenzioni di un amico di famiglia. Ma col tempo, quella gentilezza si sarebbe trasformata in un corteggiamento ossessivo per la giovane donna. A finire sotto inchiesta per stalking è il re dei sommelier Giorgio Pinchiorri.
Per cinque anni, ritiene la Procura, avrebbe molestato la sua ex dipendente con sms, pedinamenti e appostamenti sotto casa, rendendole la vita impossibile. Avrebbe continuato anche ignorando le denunce e l’ammonimento del questore che gli intimava di non avvicinarsi alla giovane. Anche qualche sera fa, l’avrebbe aspettata all’uscita del nuovo ristorante dove lavora per dichiararle il suo amore.
Pinchiorri non commenta. A parlare è, invece, il difensore, l’avvocato Maria Cristina Paoli: «La giovane è stata dipendente dell’Enoteca e non andava d’accordo con nessuno. Si è dimessa, è stata riassunta e ha continuato a litigare con tutti. Ma sul nuovo episodio contestato a Pinchiorri, per il momento, non posso dire ancora nulla». La storia parte da lontano. Nel 2015, la giovane, aspirante sommelier, lavora come cameriera nella pluripremiata Enoteca di via Ghibellina.
Giorgio Pinchiorri è un amico della sua famiglia e non lesina consigli all’allieva. Poi però, racconta la giovane nella denuncia, comincia a mostrare particolari attenzioni nei suoi confronti. Le regala vini pregiati, la invita più volte a cena coinvolgendo anche la madre e la sorella. Passano le settimane e i doni diventano più frequenti e più preziosi. «Era impossibile rifiutarli, pena la perdita del posto di lavoro. Eppoi mi umiliava di fronte ai colleghi», ha spiegato la donna.
Nel marzo 2016 abbandona quel lavoro, convinta che Pinchiorri avrebbe smesso di ossessionarla. «Ma le dimissioni ottengono l’effetto opposto — spiega — comincia a tempestarmi di messaggi, telefonate e lettere. E se bloccavo il suo numero, mi telefonava da un altro apparecchio». Quando la ragazza torna a casa la sera, trova spesso sul pianerottolo regali: ancora bottiglie di vino e fotomontaggi incorniciati che rappresentano Pinchiorri e la ragazza davanti a una tavola imbandita. È allora che la giovane si affida all’avvocato Federico Scavetta per fermare il corteggiatore con una diffida. Per qualche mese, lei non riceve telefonate e messaggi molesti.
Ma nel maggio 2018, Pinchiorri avrebbe ricominciato a ossessionarla. Di nuovo, sms, inseguimenti e appostamenti. «Un giorno, mi accorsi che un’auto rossa mi inseguiva. Provai a cambiare strada e quella vettura era sempre alle mie spalle. Scoprii che era lui al volante e chiamai la polizia.
Ma con l’ammonimento del Questore, la situazione non migliorò. Iniziò a inseguirmi con una Porsche e una Fiat Doblò. Lo incontravo quando andavo al lavoro o a fare la spesa. La mia vita era diventata un inferno. Avevo paura di uscire da sola e di rientrare a casa la sera, dopo il lavoro. Non facevo più un passo senza il mio fidanzato». Non solo. La giovane racconta che il sommelier insultò in diverse occasioni anche il suo compagno.
Nel novembre 2018, la Procura apre un fascicolo per stalking. Nei giorni scorsi, il pm Solinas ha chiuso le indagini. Ma proprio giovedì scorso, Pinchiorri avrebbe nuovamente provato ad avvicinarsi alla ex dipendente, nel centro storico di Firenze. Lei aveva appena finito il suo turno al ristorante, camminava al fianco del compagno, quando ha incrociato lo sguardo del suo ex mentore e ha chiamato i carabinieri. All’arrivo della pattuglia Giorgio Pinchiorri era ancora lì ed è stato identificato.
enoteca pinchiorri ANNIE FEOLDE E GIORGIO PINCHIORRI