emmanuel macron annuncia il secondo lockdown
1 – CORONAVIRUS, IN FRANCIA OLTRE 52MILA CASI E 416 MORTI IN 24 ORE
(LaPresse) - La Francia ha registrato un nuovo record di casi giornalieri di Covid-19. Secondo i dati diramati dal ministero della Salute sono stati 52.518 i contagi confermati nelle ultime 24 ore e 416 i decessi. Il bilancio totale nel Paese è così salito a quota 1.466.433 casi e 37.435 vittime dall'inizio della pandemia.
2 – IL CORONAVIRUS NEL MONDO
Estratto dell’articolo di Elisa Messina per www.corriere.it
Portogallo, 46 morti in 24 ore. È il numero più alto di vittime dall'inizio della pandemia
Nelle ultime 24 ore il Portogallo ha registrato 46 morti a causa del Covid e 2.255 nuovi ricoveri (296 dei quali in terapia intensiva). Si tratta del numero più alto di decessi giornalieri dall'inizio della pandemia. Il massimo precedente, infatti, era stato comunicato il 30 ottobre quando il ministero della Salute aveva notificato 40 vittime.
In totale, da marzo, il coronavirus ha causato 2.590 morti con 146.847 contagiati. Oggi il primo ministro, Antonio Costa, ha chiesto al presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, di decretare un nuovo stato di emergenza per i prossimi 15 giorni in tutto il paese a causa dell'evoluzione negativa della pandemia.
Johnson, vaccino possibile in primavera 2021
Il quadro attuale sui contagi da coronavirus è tornato a essere «cupo» nel Regno Unito come altrove «nel breve termine», ma il governo britannico non si è mosso in ritardo rispetto «agli altri Paesi europei» e «i nostri scienziati sono unanimemente ottimisti sul medio e lungo periodo». Così il premier Johnson, illustrando ai Comuni il secondo lockdown nazionale, annunciato sabato per l’Inghilterra da giovedì 5.
Usa, ieri 81.400 casi negli Usa, per Fauci «mai così male
Ieri, gli Stati Uniti hanno registrato 81.400 nuovi casi di coronavirus, secondo i dati della Johns Hopkins University. La media sui sette giorni ha così superato per la prima volta le 81.000 unità, secondo l’analisi dei dati da parte della Cnbc. Venerdì, erano stati registrati 99.321 casi. Il dottor Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale di malattie infettive, ha detto al Washington Post che gli Stati Uniti «non potrebbero essere messi peggio» prima dell’inizio dell’inverno.
Portogallo verso lo stato d’emergenza, lockdown dal 4/11
Il governo portoghese dichiarerà uno stato di emergenza sanitaria che consentirà strette più severe contro il coronavirus: lo ha annunciato il primo ministro Antonio Costa, mentre tra due giorni la maggior parte del Paese entrerà in un secondo lockdown parziale.
Con lo stato di emergenza, il governo vuole essere in grado di frenare legalmente i viaggi, controllare la temperatura delle persone e cooptare personale del settore pubblico e privato per combattere la pandemia, ha spiegato Costa in conferenza stampa «Proponiamo che venga dichiarata un’emergenza a scopo preventivo, per evitare incertezze legali», ha sottolineato. Intanto, come annunciato sabato, le misure già in atto in alcune parti del nord del Paese saranno estese da mercoledì e per almeno due settimane a circa il 70% della popolazione.
Cina, tre nuovi casi locali
Tre nuovi casi di Covid-19 trasmessi localmente sono stati riportati ieri in Cina continentale, tutti nella Regione Autonoma dello Xinjiang Uygur. Lo ha affermato oggi la Commissione Sanitaria Nazionale. Nel suo resoconto giornaliero, la commissione ha detto che in Cina continentale sono stati segnalati 30 casi asintomatici, di cui 24 importati, mentre 20 pazienti affetti da Covid sono stati dimessi dagli ospedali della Cina continentale dopo essere guariti.
Oltre 1,2 milioni di morti nel mondo
I morti di Covid-19 in tutto il mondo hanno superato la soglia di 1,2 milioni, secondo l’ultimo conteggio della Afp. In totale, sono stati segnalati almeno 1.200.042 decessi, su 46.452.818 contagi. Quasi un decesso su cinque si è verificato negli Stati Uniti, che con 230.996 morti è il paese con maggior numero di vittime (con 9.207.364 di contagi). Seguono il Brasile con 160.074 morti e 5.545.705 casi, l’India (122.607 decessi, 8.229.313 casi), il Messico (91.895, 929.392) e il Regno Unito (46.717, 1.034.914).
Regno Unito, Johnson annuncia oggi ai Comuni la quarantena nazionale
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, annuncerà nella giornata di oggi alla Camera dei comuni le nuove stringenti restrizioni in vigore in Inghilterra a partire da giovedì 5 novembre. Johnson nel suo discorso spiegherà che le morti da Covid-19 quest’inverno potrebbero essere il doppio di quelle registrate nella scorsa primavera, sottolineando come «non ci siano alternative» alla serrata nazionale su tutto il territorio inglese. Il Partito laburista ha annunciato che voterà a favore delle nuove restrizioni, ma ha criticato il ritardo con cui il governo ha deciso di implementarle. Westminster voterà sulle misure nella giornata di mercoledì
Germania: Il primo ministro del Saarland: «Gli ospedali rischiano in collasso»
A causa del drastico aumento dei contagi da coronavirus, numerosi ospedali della Germania rischiano il collasso. A lanciare l’allarme e’ il primo ministro del Saarland, Tobisa Hans. Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano «Bild», Hans ha avvertito: «La situazione e’ spaventosa e allarmante, molti dei 1.900 ospedali della Germania potrebbero presto non farcela piu’».
coronavirus – azienda agricola mamming germania
Nel momento in cui le terapie intensive sono urgentemente necessarie a causa della seconda ondata di Sars-Cov2, le strutture sanitarie non ricevono rifornimenti, le prestazioni di pronto soccorso sono cancellate e interi reparti vengono chiusi. Per Hans, «il motivo e’ il personale infermieristico mancante o malato» di Covid-19. Il primo ministro del Saarland ha, quindi, chiesto al governo federale di stanziare aiuti per il settore sanitario.
Secondo quanto dichiarato al «Bild» dal presidente dell’Associazione interdisciplinare tedesca di terapia intensiva e medicina d’urgenza (Divi), Uwe Janssens, «in alcuni Laneder, non e’ rimasto molto margine di manovra» per la gestione della pandemia di coronavirus. Per esempio, «Berlino ha soltanto il 14 per cento di letti di terapia intensiva liberi, Brema il 17 per cento». Per Janssens, cio’ dipende dal fatto che diversi ospedali «continuano a svolgere le operazioni di routine».