Uski Audino per “La Stampa”
BUNDESTAG - ANGELA MERKEL SI ACCORGE DI AVER DIMENTICATO LA MASCHERINA
C' è una Germania che pensa a riaprire - quella dei Berliner Philarmoniker che tornano ad esibirsi per la prima volta davanti a un pubblico "certificato" da test negativo - e una che pensa a richiudere, alla luce degli ultimi dati sugli sviluppi della pandemia nel Paese. Ora si tratterà di farle dialogare.
Dal nuovo incontro di oggi tra i Länder e la cancelliera Angela Merkel è molto probabile esca un ennesimo prolungamento del lockdown duro fino al 18 aprile, riferisce la «Bild», che pubblica stralci della bozza del provvedimento. La ragione è scritta nei numeri.
Per la prima volta da fine gennaio l' incidenza media del contagio è tornata sopra la soglia dei 100 nuovi contagi ogni 100.000 abitanti in una settimana (103,9) e il valore Rt settimanale ieri era di 1,22, riporta il bollettino giornaliero del Rki. L' andamento della curva è «chiaramente esponenziale», ha chiarito il vice-presidente del Robert Koch Institut, Lars Schaade.
Arrivati a questo punto sarà inevitabile tirare quel «freno d' emergenza», già previsto nell' ultimo provvedimento del 3 marzo scorso: ovvero applicare il «lockdown duro». Che potrebbe anche essere rafforzato con un coprifuoco notturno.
Il governo oggi dovrà dare via libera in un clima politico complicato dove anche il ministro della Sanità Jesn Spahn è finito nel vortice delle critiche per una commessa di mascherine (mezzo milione di Fpp2) acquistate dalla società - scrive lo Spiegel - di cui è lobbista il marito Daniel Funke.
Non sarà facile affrontare in questo contesto l' incertezza che trascinerà il settore della cultura, protagonista dei primi tentativi di rinascita. L' orchestra Berliner Philarmoniker sabato è tornata per la prima volta a suonareTschaikowski e Rachmaninov, davanti a un pubblico di 1000 persone distanziato, testato e protetto da mascherine.
Il tema che tiene l' opinione pubblica con il fiato sospeso sono le vacanze di Pasqua e il caso Maiorca. La meta regina del turismo tedesco è tornata libera dai vincoli della classificazione di "zona a rischio" il 14 marzo scorso.
Quindi senza obbligo di test e di quarantena al rientro. Le prenotazioni di voli e hotel sono schizzate e ora è tutto esaurito. Da più parti sono piovute critiche: si rischia di creare un nuovo caso "Ischgl", la località sciistica austriaca focolaio della prima ondata. Il portavoce del governo ha provato a gettare acqua sul fuoco, invitando a «rinunciare ad ogni viaggio non assolutamente necessario». È possibile che siano reintegrati obbligo di test e quarantena.