ENRICO VANZINA - MIO FRATELLO CARLO
ENRICO: “MIO FRATELLO SPENDEVA IL TRIPLO DI QUELLO CHE GUADAGNAVA. NON PER SÉ, MA…”
Stralcio – Intervista a Enrico Vanzina da “Oggi” -www.oggi.it
Domanda: A proposito di conti, nel libro lei racconta anche di difficoltà economiche…
“Mio fratello spendeva il triplo di quello che guadagnava. Non per sé, ma per felice chi aveva intorno. E di difficoltà ce ne sono anche adesso. Io per sostenerlo in alcuni momenti mi sono quasi rovinato. Tre anni fa, per far fronte ai suoi debiti, abbiamo venduto il vecchio ufficio di nostro padre. Era fatto così: pensava che lavorando poi avrebbe guadagnato quanto gli serviva per mettere a posto tutto. Durante la malattia era molto preoccupato dai conti. Luca (Montezemolo, ndr) si è comportato da amico, e ha comprato una casa a Londra per cui Carlo aveva speso una follia”.
IL DOLORE UNISCE. MA A VOLTE PRODUCE STRAPPI DIFFICILISSIMI DA RICUCIRE
Alessandra Paolini per ''la Repubblica''
Il dolore unisce. Ma a volte produce strappi difficilissimi da ricucire. Come quello che l' accendersi delle luci - finita la proiezione di Carlo Vanzina , il docufilm diretto da Antonello Sarno con cui la Festa del cinema di Roma ha reso omaggio al regista scomparso poco più di un anno fa - fotografa nella sala Petrassi dell' Auditorium immersa nella commozione.
Perché tra la gente che applaude in piedi mentre scorrono i titoli di coda ci sono tra gli altri, stretti alla famiglia, Aurelio De Laurentiis, Walter Veltroni, Massimo Ghini, Nancy Brilli, Vincenzo Salemme.
Ma non il fratello di Carlo, Enrico.
verdone, cecchi gori, carlo e enrico vanzina foto andrea arriga
Sullo schermo si sono succeduti i voti e le voci degli attori che con Carlo Vanzina hanno scritto pagine popolarissime del cinema italiano, da Claudio Amendola a Carol Alt, da Sabrina Ferilli a Christian De Sica, testimoni del suo lavoro dietro alla macchina da presa. Ma Lisa Melidoni, la moglie dell' autore di Vacanze di Natale , è andata via poco prima della fine.
virginie marsan con la sorella assia vanzina (2)
«Troppa sofferenza - dice - ma sono veramente grata a un vecchio amico come Giampaolo Letta per aver voluto rendere omaggio in questo modo a Carlo. Voltando pagina su un capitolo molto ingiusto, ingrato, ingeneroso: nel film ho ritrovato Carlo come era davvero, e non come è stato raccontato ».
l ultimo saluto della moglie lisa a carlo vanzina
Si riferisce a "Mio fratello Carlo", il libro recentemente pubblicato da Enrico Vanzina?
«Preferisco non commentare. Quel che so è che Carlo non avrebbe mai voluto che la sua intimità, la sua sofferenza, la mia e quella delle nostre figlie venissero rese pubbliche questo modo. Se c' era una persona discreta, che nemmeno in casa si è mai fatta vedere spettinata, era proprio mio marito. Non avrebbe mai avrebbe voluto che la sua malattia, il suo modo di combatterla, le sue paure venissero rese pubbliche. E poi quei riferimenti al fatto che sarebbe stato inseguito dal fisco figuriamoci! Pensi che a casa lo chiamavo "la Camusso", per quanto era pignolo con i conti».
enrico vanzina saluta il fratello carlo
Sapeva nulla del contenuto del libro?
«Assolutamente no, anche perché da quando è morto Carlo con Enrico non ci siamo mai più visti. Ma devo dire che non ci siamo mai molto frequentati neanche prima».
I due fratelli si vedevano ogni giorno, però
«Solo per lavorare. Poi ognuno faceva la sua vita. Enrico con sua moglie e Carlo con me e le nostre tre ragazze, e i sei cani che adorava. Ne abbiamo persi tre dopo la sua morte, come se anche loro non avessero retto a un vuoto così terribile. Io sono devastata, le mie figlie anche».
assia vanzina martina stella virginie marsan
Il libro si apre con un' immagine: lo studio dei Parioli, Carlo che dopo un lunghissimo silenzio si alza dalla sedia dove sta seduto di fronte al fratello e sfiorandolo con la mano gli dice "Non ti preoccupare per me, ho avuto una vita meravigliosa".
«Che Carlo abbia avuto una vita meravigliosa è vero, ma non credo possa aver mai detto una frase simile. Carlo era pieno di progetti, era convinto che sarebbe rimasto in clinica per un paio di settimane e poi sarebbe tornato a casa Vede, Carlo nella famiglia ci credeva davvero e con noi lo ha dimostrato ogni giorno.
Ha amato la mia famiglia d' origine come se ne fosse stato un altro figlio. Noi Melidoni siamo fatti così, conglobiamo, includiamo. Se soffre uno soffrono tutti, e così la felicità di uno è la gioia per tutti. Carlo in questa tribù si è trovato benissimo.
E si è lasciato abbracciare. In clinica, nel letto accanto al suo, la notte ha voluto sempre mia sorella Elena. L' amava tantissimo, come amava tantissimo suo figlio Niccolò, che considerava il maschio che non aveva mai avuto».
Carlo e Enrico Vanzina enrico vanzina carlo verdone foto di bacco (2) Lisa e Carlo Vanzina Lisa e Carlo Vanzina Lisa e Carlo Vanzina e le figlie
Lisa Vanzina Marisela Federici e Linda Vanzina
PAOLA LUCISANO E LISA VANZINA FOTO ANDREA ARRIGA in ricordo di carlo vanzina 6 carlo vanzina, piera detassis, enrico vanzina foto andrea arriga le sorelle laura lisa e elena melidoni con andrea fabbri vanzina bros i fratelli vanzina carol alt carlo vanzina renee simonsen steno con i figli carlo ed enrico vanzina carol alt con carlo vanzina luca barbareschi marina ripa di meana steno con i figli carlo ed enrico vanzina steno la mostra carlo e enrico vanzina foto andrea arriga in ricordo di carlo vanzina 12 enrico e carlo vanzina con roberto d agostino carlo vanzina e luca cordero di montezemolo enrico e carlo vanzina con steno carlo vanzina con d agostino giovanni malago carlo vanzina camilla morabito UN GIORNO IN PRETURA STENO CON CARLO ED ENRICO VANZINA