Estratto dell’articolo di Niccolò Zancan per “La Stampa”
Insomma, c'era una rissa nel privé del «The Club» a Milano. E mentre volavano calci e pugni, Fedez con gli occhi spiritati, trattenuto a stento da un addetto alla sicurezza della discoteca, ha urlato: «Lasciatemi stare, lasciatemi stare che l'ammazzo. Io sono di Rozzano!». A Rozzano, quindi. Bisogna venire qui per provare a capire cosa significhi, esattamente, essere di Rozzano.
Direzione Porta Genova. È la strada per il mare. Periferia Sud di Milano, quindici minuti di auto. Fino al 1970 Rozzano era un paese di 3 mila abitanti, qualche cascina e un vecchio centro di case basse, il quartiere Sant'Ambrogio. Oggi è un comune dove vivono 45 mila persone, quasi tutti migranti del meridione d'Italia e poi ancora migranti del meridione del mondo venuti a lavorare al Nord. Prima pugliesi, calabresi, campani, siciliani. Poi tunisini marocchini, egiziani.
progetto benefico di fedez per rozzano
Il centro di Rozzano è il quartiere Aler. Ci abitano 14.500 persone. È il quartiere di case popolari più grande d'Europa. Sono palazzi alti nove piani, con ai piedi piccoli giardinetti all'ombra di altri palazzi. All'orizzonte, da qualsiasi parte, svetta la torre della Tim. Un gigantesco ripetitore che è diventato il monumento cittadino.
Il rapper Paki, nato a Napoli nel quartiere di Secondigliano, è arrivato qui con i suoi genitori quando era un bambino. Il suo primo successo si intitola «Rozzi»: «Rozzi, sì giro a Rozzi. No, non mi muovo. Giro a Rozzi. Fra' io qua ci muoio. Frate a Rozzi, sì muoio a Rozzi. Si apre il fuoco. Frate a Rozzi, sì frate a Rozzi». Rozzi, cioè Rozzano, detta anche «Rozzangeles» per certe solitudini e per certe disperazioni quasi americane.
L'incidenza della criminalità è classificata come «elevatissima». Decimo comune in Italia nelle statistiche della polizia. Ha una delle più alte percentuali di abbandono scolastico del nord Italia. Sono ragazzini e ragazzine per strada. Sono piccoli spacciatori che diventano tossicodipendenti e si mettono nei guai. Sono baby gang.
Fedez, cioè Federico Leonardo Lucia, è nato in questa città nel 1989. I suoi genitori vivono ancora qui, seppure da vent'anni si siano trasferiti in una villetta a schiera nella parte più nobile di Rozzano, quella oltre la tangenziale, nel quartiere Valleambrosia. […]
l area del nuovo stadio dell inter a rozzano
Rozzano è tante cose. Rozzangeles è senso di vergogna per le case povere, ma è anche orgoglio e rivalsa. Il viale principale di Rozzano è quello del tram. Sul muso del 15 c'è scritto: «Duomo». Da questa periferia si vede sempre Milano. La si può raggiungere direttamente. Si può sbarcare nel punto esatto dove si misura il successo di certe vite.
«C'è una cosa che mi ha sempre colpito molto dei ragazzini di Rozzano» dice don Luigi Scarlino, 40 anni, da sei parroco. «Tengono molto alle marche. Ma devono essere esposte in grande. Più sei di Rozzano più lo stemma deve essere visibile. Se hai una felpa Gucci, quel Gucci deve essere enorme. Mentre più ti avvicini a Milano, più il marchio, poco a poco, rimpiccolisce. Dentro la città, nella zona più ricca, addirittura scompare».
Striscia la notizia ha fatto servizi su spacciatori giovanissimi, anche di 12 anni, di Rozzano. Li trovava piazzati davanti a scuola, per niente arrendevoli. Insulti all'inviato: «Vai via bastardo infame!». Quando entri nel quartiere Aler i ragazzi sui motorini ti tengono d'occhio.
[…]«A Rozzano c'è tutto questo. C'è povertà economica e c'è povertà culturale. Il lavoro dei servizi sociali qui è enorme. Ma è solo un pezzo della storia di questa città di periferia», dice ancora don Luigi Scarlino. […]
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