ZELENSKY FA L’OFFESO E DISERTA IL BRIEFING AL SENATO AMERICANO – IL PRESIDENTE UCRAINO NON SI È PRESENTATO PER “UN PROBLEMA IMPROVVISO”. LA VERITÀ È CHE IL CONGRESSO USA, DOMINATO DAI TRUMPIANI, NON VUOLE PIÙ DARE SOLDI PER KIEV, E IERI SI È SFIORATA UNA RISSA – I FINANZIAMENTI SONO PRATICAMENTE FINITI, E BIDEN AVVERTE: “IL MANCATO SOSTEGNO ALL’UCRAINA È FOLLE” – OGGI ZELENSKY PARTECIPERÀ IN VIDEOCOLLEGAMENTO AL G7 E IL CREMLINO MANDA UN “PIZZINO”: “LO SEGUIREMO CON ATTENZIONE”

-

Condividi questo articolo


joe biden e volodymyr zelensky - armi all ucraina -vignetta osho joe biden e volodymyr zelensky - armi all ucraina -vignetta osho

1. UCRAINA, ZELENSKY PARTECIPERÀ A VERTICE IN VIDEO DEL G7

(ANSA-AFP) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà al vertice in videocollegamento con i leader del G7. La riunione è in calendario mercoledì prossimo. Lo ha detto il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, che ospiterà il vertice televisivo. Zelensky parteciperà alla prima parte dell'incontro, ha poi precisato il ;;portavoce del governo giapponese, Hirokazu Matsuno.

 

2. CREMLINO, 'SEGUIREMO CON ATTENZIONE VERTICE G7 CON ZELENSKY'

(ANSA) - La Russia "osserverà con attenzione" il vertice del G7 in programma oggi in teleconferenza con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, da Abu Dhabi, dove è al seguito del presidente Vladimir Putin.

 

Volodymyr Zelensky e Donald Trump alla Casa Bianca Volodymyr Zelensky e Donald Trump alla Casa Bianca

L'Ucraina si trova attualmente "in una situazione complessa" e "non facile" in merito alla continuazione degli aiuti da parte degli occidentali, ha detto ancora il portavoce, citato dall'agenzia Tass, aggiungendo tuttavia che ciò non ha finora favorito l'apertura di negoziati con Kiev.

 

"Lo ripeto ancora una volta: la cosa importante per noi - ha affermato Peskov - è arrivare ai nostri obiettivi. Ovviamente è preferibile raggiungere questi obiettivi con i mezzi politici e diplomatici. Ma quando l'Occidente e gli ucraini respingono tali metodi, allora l'operazione militare speciale continua".

 

3. BIDEN, IL MANCATO SOSTEGNO ALL'UCRAINA È FOLLE

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

(ANSA) - Il presidente Joe Biden si infuria contro lo stallo al Congresso sui finanziamenti all'Ucraina. "Il mancato sostegno all'Ucraina è assolutamente folle, è contro gli interessi degli Stati Uniti", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, come riporta il New York Times, assicurando il suo impegno per rifinanziare il fondo. La promessa di Biden è minacciata dalle profonde divisioni del Congresso su questo tema: i Repubblicani, maggioritari alla Camera dei Rappresentanti, condizionano l'aiuto all'Ucraina a una netta riduzione della politica migratoria americana alla frontiera messicana, cosa che i Democratici rifiutano.

 

PUTIN ZELENSKY PUTIN ZELENSKY

4. GIALLO AL CONGRESSO USA: PERCHÉ ZELENSKY HA CANCELLATO L’INTERVENTO

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per www.repubblica.it

 

L’ufficio della presidenza ucraina non ha chiarito perché il presidente Zelensky ha annullato ieri all’ultimo momento il briefing classificato che doveva fare al Senato degli Stati Uniti, per convincerlo a stanziare i soldi necessari a continuare la difesa dall’invasione russa.

 

RUSSI CONQUISTANO BAKHMUT RUSSI CONQUISTANO BAKHMUT

Il leader della maggioranza democratica che lo aveva invitato, Chuck Schumer, si è limitato a riferire che "un problema improvviso gli ha impedito di partecipare". A giudicare però da come poi è finita la giornata in Congresso, forse si capisce meglio la ragione del gesto.

 

Infatti democratici e repubblicani hanno litigato, bloccando l’approvazione del pacchetto da 106 miliardi di dollari, che il presidente Biden ha chiesto per sostenere l’Ucraina, Israele e Taiwan. E pensare che il Senato era l’aula dove la maggioranza a favore degli aiuti veniva data per scontata, e il suo voto veniva presentato soprattutto come uno stimolo per spingere la riottosa Camera dominata dal Gop a fare altrettanto.

 

rishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius rishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius

Zelensky doveva intervenire per spiegare la situazione al fronte e chiarire perché servono più armi. Al posto suo, il capo di gabinetto Andriy Yermak ha avvertito che "se il Congresso ritarda ancora gli aiuti, rischiamo di perdere la guerra". La Casa Bianca ha ripetuto lo stesso, ma il Parlamento americano non si muove perché resta paralizzato dai trumpisti.

 

La lite  […] è scoppiata perché i repubblicani hanno accusato di democratici di rifiutarsi di inserire nel pacchetto anche le misure per rafforzare la sicurezza al confine col Messico. Alla Camera però resta la resistenza più arcigna, guidata dai seguaci di Trump, il quale ha già fatto capire che se venisse rieletto chiuderebbe il rubinetto dell’assistenza a Zelensky.

 

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS

La cosa forse più paradossale è che gli argomenti economici usati da Donald e i suoi alleati per bloccare gli aiuti sono entrambi falsi. Il primo è che se l’Ucraina è in Europa, gli europei dovrebbero finanziare la sua salvezza. Il secondo è che sarebbe meglio investire nella crescita Usa i miliardi regalati a Kiev.

 

Sul primo punto, però, gli europei hanno già dato agli ucraini quasi il doppio dei soldi offerti dagli americani. […] Sul secondo, uno studio del think tank conservatore American Enterprise Institute ha dimostrato che circa il 90% dei fondi stanziati dal Congresso per Kiev non ha mai lasciato gli Usa. Ben 60 miliardi su 68 sono stati spesi per comprare armi in America e poi mandarle in Ucraina. […]

putin zelensky putin zelensky MEME ZELENSKY PUTIN MEME ZELENSKY PUTIN guerra in ucraina la distruzione di bakhmut guerra in ucraina la distruzione di bakhmut Volodymyr Zelensky e Donald Trump alla Casa Bianca Volodymyr Zelensky e Donald Trump alla Casa Bianca

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - ‘’REPUBBLICA” DELLE MIE BRAME! DOPO CHE “IL FATTO” HA SVELATO CHE IL QUOTIDIANO SAREBBE IN VENDITA, CON LA REGIA DEL MANAGER CLAUDIO CALABI, È SCOPPIATA UNA PIEDIGROTTA DI RUMORS E SUPPOSIZIONI - DAGOSPIA CONFERMA L’OPERAZIONE: CALABI HA AVUTO CONTATTI CON UNA DECINA TRA I PIÙ DOVIZIOSI IMPRENDITORI E FINANZIERI D'ITALIA: SIETE PRONTI A SCUCIRE UNA QUOTA DI 10 MILIONI DI EURO PER DARE VITA A UNA CORDATA PER ''REP''?  L’INDISCREZIONE GIRA: CON LO STESSO OBIETTIVO DI CALABI, SPUNTA UN’ALTRA CORDATA ACCREDITATA ALL’AVVOCATO MICHELE BRIAMONTE - LA VERITÀ È CHE IL GIORNALE FONDATO DA SCALFARI RESTA, PER ORA, IN MANO DI JOHN ELKANN – E L’UNICO CHE AVREBBE DISPONIBILITÀ ECONOMICHE E CONVENIENZE POLITICHE A COMPRARE “REPUBBLICA” E' GIANLUIGI APONTE...

DAGOREPORT – SUI MIGRANTI È LA SOLITA, TRAGICA, MELONI: ESONDA, S’ADONTA, VA ALL’ATTACCO, POI RINCULA! CHE LA SPARATA SUI GIUDICI CHE LA INTRALCIANO (“DIFFICILE LAVORARE E CERCARE DI DARE RISPOSTE QUANDO SI HA L’OPPOSIZIONE DI PARTE DELLE ISTITUZIONI”) FOSSE UNA STRONZATA, LO DIMOSTRA LO STESSO DECRETO LEGGE FIRMATO IERI DAL GOVERNO: MANCAVA UNA LEGGE CHE DICHIARASSE I “PAESI SICURI” – L’ESCAMOTAGE DEL MINI-DECRETO MELONIANO POTREBBE ESSERE INUTILE: IL DIRITTO COMUNITARIO PREVALE SU QUELLO ITALIANO – MORALE DELLA FAVA: FINCHÉ NON INTERVIENE LA COMMISSIONE UE, SARÀ UNO STILLICIDIO DI RICORSI E SENTENZE. E I CENTRI MIGRANTI IN ALBANIA, COSTATI 700 MILIONI DI EURO, RIMARRANNO SCATOLE VUOTE…

ALLACCIATE LE CINTURE DI SICUREZZA! DOMENICA PROSSIMA, “REPORT” SQUADERNERA' UN NUOVO CASO BOCCIA-SANGIULIANO (MA AL MASCHILE) CHE TERREMOTERÀ IL MINISTERO DELLA CULTURA – IERI SERA SIGFRIDO RANUCCI HA ANTICIPATO DALLA CONCORRENZA (A “OTTO E MEZZO”, SU LA7) I CONTENUTI DI UNA PUNTATA-BOMBA: UNA STRAGE DI MIGRANTI COME CUTRO (TENUTA NASCOSTA), IL "SISTEMA" DELLA GENOVA DI TOTI-SPINELLI E - RULLO DI TAMBURI! - LO SVELAMENTO DI CHAT DEL VERTICE DI FRATELLI D'ITALIA IN GRADO DI FAR SALTARE IN ARIA LA POLTRONA DEL NEO-MINISTRO DELL'INFOSFERA ALESSANDRO GIULI (CAPIREMO PERCHE' E' STATO INTERROGATO DAI PM DI ROMA?) – LA BATTUTA DI LILLI GRUBER, SUBITO PREOCCUPATA DEL FUTURO RAI DI RANUCCI (“SE TI DANNO IL PERMESSO, PUOI VENIRE LUNEDÌ”) E LA REPLICA DEL GIORNALISTA: “STO COSÌ BENE QUI…” - VIDEO

COSA FRULLA NEL TESTOLONE DI MATTEO SALVINI? IL “CAPITONE” È TORNATO IN MODALITÀ "BESTIA": PARLA DEI MIGRANTI COME DI “CANI E PORCI”, TIENE UN COMIZIO ANTI-TOGHE SUL TG1 – A COSA SI DEVE TANTA AGITAZIONE? AL PROCESSO OPEN ARMS, IN CUI RISCHIA SEI ANNI PER SEQUESTRO DI PERSONA. MA ANCHE ALLA “VANNACCIZZAZIONE” DELLA LEGA E AGLI OTOLITI SCOSSI DI GIORGIA MELONI: SE PASSA LA LINEA DURA E IL GOVERNO HA LE ORE CONTATE, MEGLIO PREPARARSI E SPARARLA SEMPRE PIÙ GROSSA, PER CAPITALIZZARE AL VOTO…

DAGOREPORT - IL NODO CREATO DALLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA, CHE HA AFFONDATO IL “MODELLO ALBANIA”, SI PUÒ SCIOGLIERE CON UN DECRETO LEGGE? NO, PERCHÉ I MAGISTRATI SI SONO ATTENUTI A UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA DEL 4 OTTOBRE CHE NON PERMETTE DI DICHIARARE PAESE SICURO UNO STATO IN CUI I DIRITTI NON SIANO GARANTITI SULL’INTERO TERRITORIO (TIPO L’EGITTO DI AL SISI, CHE HA TORTURATO E UCCISO REGENI) - CHE FARA' MATTARELLA? PROMULGHERÀ IL DECRETO CHE SE NE FREGA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE? - CERCASI POI QUALCHE ANIMA PIA E SOPRATTUTTO SOBRIA CHE FACCIA PRESENTE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, CHE NON PUÒ PERMETTERSI DI "ESONDARE" DEFINENDO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA “ABNORME’’: NON BISOGNA ESSERE MINISTRI DELLA GIUSTIZIA PER SAPERE CHE LE LEGGI SI APPLICANO E NON SI DISCUTONO - EUROPA IN FIAMME: SE LA DUCETTA NON DORME TRANQUILLA, URSULA HA BISOGNO DI UNA OVERDOSE DI SONNIFERI...