GUERRA IN UCRAINA - ZELENSKY VS PUTIN - MEME BY GIAN BOY
ZELENSKY, RISPONDEREMO A TUTTI GLI ATTACCHI RUSSI
(ANSA) – “Risponderemo sicuramente all'occupante per ogni attacco alle nostre città... Gli attacchi russi di oggi a Zaporizhzhia, l'attacco notturno alla regione di Kiev... Tutti gli attacchi russi riceveranno una risposta militare, politica e legale. La Russia perderà questa guerra".
Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "Nel Donbass, nella regione di Kharkiv, ovunque sia arrivato il male russo, è ovvio che lo stato terrorista non può essere fermato da nient'altro che da una cosa: la nostra vittoria. La garantiremo" e "faremo di tutto per restituire una vita normale a tutta la nostra terra, da Donetsk al confine".
Attacco al porto di Sebastopoli: si riapre il fronte marittimo in Ucraina?
Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per www.corriere.it
Gli ucraini tengono in linea di tiro la Crimea occupata. L’ultimo evento ha riguardato il porto di Sebastopoli e forse sono stati usati anche droni navali, operazione che i russi sostengono di aver sventato distruggendo «tre oggetti».
[…] Nei giorni scorsi erano tornate voci su qualche sorpresa da parte di Kiev in Mar Nero. E lunedì sono trapelate notizie su un attacco a Dzhankoi, snodo ferroviario sempre in Crimea, che aveva come obiettivo i missili cruise Kalibr destinati ad essere imbarcati su navi e sottomarini.
visita a sorpresa di vladimir putin a sebastopoli, in crimea 8
Colpo che, se confermato, dimostra una buona intelligence, in grado di tracciare i convogli di rifornimenti. Strike come questo, insieme a quelli marittimi, sono parte di una strategia elaborata dopo l’invasione:
1) Dimostrano iniziativa, tengono sulla corda il nemico, sono utili per la propaganda, vengono sfruttate per migliorare le tattiche.
2) Possono rappresentare un diversivo nel racconto del conflitto mentre infuriano gli scontri terrestri a Oriente. Se poi fanno centro — come è stato per l’ammiraglia affondata con missili — aggiungono un risultato concreto.
3) Le attività ucraine sulla penisola contesa rispondono a obiettivi militari e ribadiscono la volontà di riconquistare il territorio perduto.
4) Il 14 marzo il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha diffuso su Twitter un video di pochi secondi. Era a bordo di una nave ormai in disuso e citando i Beatles canticchiava «stiamo aspettando il sottomarino giallo», poi la telecamera ha inquadrato la superficie d’acqua.
La clip poteva essere un messaggio nascosto oppure una presa in giro. Uno dei tanti momenti della «guerra di parole» tra minacce, allusioni, «sparate» da parte dei protagonisti. Il capo della Wagner Prigozhin e il leader ceceno Kadyrov hanno fatto scuola.
[…] L’Ucraina ha cercato di sfruttare al meglio il fronte marittimo e si è messa alla ricerca di materiale in Occidente. Solo che si tratta di equipaggiamenti che, per le loro caratteristiche, non sempre possono essere venduti all’estero. Esistono a volte dei limiti all’export imposti dalla sicurezza nazionale, ci sono delle priorità verso alcuni «clienti» e i timori accresciuti dopo il danneggiamento del gasdotto Nord Stream.
Kiev ha condotto dei sondaggi tra fornitori europei — non sappiamo l’esito — e avrebbe ricevuto dalla Gran Bretagna piccoli droni da difesa. I suoi esperti hanno allora costruito dei barchini esplosivi, senza equipaggio, pilotati da remoto. Alle possibili difficoltà tecniche si aggiungono quelle per condurre missioni a lunga distanza a causa del contrasto «elettronico» opposto dai russi. […]
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