KIEV, PIENA ADESIONE A NATO UNICA VERA GARANZIA SICUREZZA
volodymyr zelensky - vertice nato a washington
(ANSA-AFP) - KIEV, 03 DIC - L''Ucraina ha lanciato oggi un appello per una "piena" adesione alla Nato come unica garanzia di sicurezza di fronte all'invasione russa, in vista di una riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza. "Siamo convinti che l'unica vera garanzia di sicurezza per l'Ucraina, nonché un deterrente contro un'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina e altri Stati, sia la piena adesione dell'Ucraina alla Nato", ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri di Kiev.
CREMLINO, 'KIEV NELLA NATO SAREBBE MINACCIA INACCETTABILE'
(ANSA) - L'ingresso dell'Ucraina nella Nato sarebbe "inaccettabile" per Mosca, che lo considererebbe un "evento minaccioso". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
IN ARRIVO DECRETO PER IL DECIMO PACCHETTO ARMI ALL'UCRAINA
(ANSA) - Il governo è al lavoro, attraverso un decreto, sul decimo pacchetto riguardante l'invio di armi ed equipaggiamenti all'Ucraina. È quanto si apprende da fonti informate, secondo cui è pronta anche la bozza del provvedimento che estenderà la possibilità inviare aiuti a Kiev anche nel 2025. Il precedente decreto sulle forniture all'Ucraina era stato approvato nel luglio scorso ed aveva riguardato, per la seconda volta dall'inizio del conflitto, anche il sistema di difesa antiaerea Samp-T.
FT, RUTTE A TRUMP,CATTIVO ACCORDO PACE A KIEV MINACCIA SICUREZZA
(ANSA) - Una "grave minaccia" per la sicurezza di Europa e Stati Uniti è quella che potrebbe scaturire da un accordo di pace a condizioni favorevoli per Mosca e sfavorevoli per Kiev. In un'intervista al Financial Times - la prima da quando è alla guida della Nato - l'olandese Mark Rutte ha riferito di aver messo in guardia il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sulla "grave minaccia" che potrebbe nascere con un avvicinamento di Cina, Iran e Corea del Nord se l'Ucraina fosse spinta a firmare un accordo di pace a condizioni favorevoli solo per la Russia.
donald trump e mark rutte a Palm Beach
Rutte, spiega il quotidiano finanziario, ha fatto presente questo punto a Trump durante il loro incontro in Florida il 22 novembre, come parte di uno sforzo per convincere il presidente eletto isolazionista a rimanere impegnato con gli alleati occidentali e con la Nato e continuare il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina.
L'ex premier olandese presidierà oggi a Bruxelles una riunione dei ministri degli Esteri della Nato, da cui Kiev spera di ricevere un invito formale a entrare nell'alleanza, cosa che - ricorda il Financial Times - gli Stati Uniti e la Germania hanno escluso nel prossimo futuro. Per il nuovo segretario generale aumentare il sostegno militare a Kiev in vista di eventuali colloqui di pace è più importante che discutere l'adesione. "La cosa più importante ora è assicurarsi che ogni volta che (il presidente ucraino, ndr) Zelensky deciderà di partecipare ai colloqui di pace, potrà farlo da una posizione di forza", ha dichiarato Rutte.
UCRAINA, I SOLDATI IN FUGA DAL FRONTE: “60MILA ACCUSE DI DISERZIONE”
Estratto dell’articolo di Giuseppe Agliastro per www.lastampa.it
Zelensky autografa le bombe americane - foto LaPresse
In Ucraina, tra gennaio e ottobre di quest’anno, «sono stati aperti 60.000 procedimenti contro soldati» accusati di «aver abbandonato le loro postazioni», cioè «quasi il doppio di quelli aperti nel 2022 e nel 2023 insieme»: lo scrive il Financial Times, sottolineando che le truppe russe dalla scorsa estate sembrano aver accelerato la loro avanzata nell’Ucraina invasa su ordine di Putin.
E che, secondo gli analisti militari, «l’incapacità dell’Ucraina di ruotare i soldati dalle retrovie e di permettere alle sue truppe stanche di riposare ha provocato vittime e spaventato uomini che altrimenti avrebbero potuto essere arruolati».
scoglio nato vignetta by rolli il giornalone la stampa
La notizia del Financial Times arriva pochi giorni dopo che un funzionario Usa citato dai media internazionali ha dichiarato che l’Ucraina, a suo parere, dovrebbe ridurre l’età minima per la chiamata alle armi da 25 a 18 anni perché non starebbe reclutando e addestrando abbastanza soldati per sostituire quelli che perdono la vita o restano feriti in battaglia.
Ma Volodymyr Zelensky – che ad aprile ha dato il via libera a ridurre da 27 a 25 anni l’età minima per la mobilitazione - non pare essere esattamente d’accordo con questa richiesta. «Credo che abbiamo molti soldati, ma il limite è che, francamente, dobbiamo salvare quante più vite possibile», ha detto il presidente ucraino in un’intervista a Sky News. […]
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volodymyr zelensky donald trump
Il Financial Times afferma che «hanno disertato più soldati ucraini nei primi dieci mesi di quest’anno che nei precedenti due anni di guerra». Chi è accusato di diserzione rischia fino a 12 anni di reclusione. Ma questo non ha impedito a centinaia di soldati della 123/a brigata di abbandonare le loro postazioni a Vuhledar, scrive il giornale, secondo cui alcuni di questi militari hanno anche organizzato una protesta chiedendo armi e addestramento.
«Siamo arrivati» a Vuhledar «solo con i fucili automatici. Hanno detto che ci sarebbero stati 150 carri armati, erano 20 . . . e niente che ci coprisse», ha denunciato un anonimo ufficiale della 123/a brigata. Pare che alcuni dei militari di questa unità siano tornati al fronte, altri si siano nascosti e alcuni siano ora in custodia cautelare. E il Parlamento ucraino il 21 novembre ha votato per misure meno severe, che consentano di far cadere le accuse contro chi ritorna al suo reparto dopo essere mancato all’appello una sola volta.
volodymyr zelensky con i primi f 16
Anche la Russia cerca di sostituire i tanti soldati morti nella crudele guerra ordinata da Putin in Ucraina. E per farlo ha aumentato remunerazioni e premi in denaro per chi si arruola volontario. Il Cremlino pare voler evitare una nuova impopolare mobilitazione, come quella che nell’autunno del 2022 ha visto richiamare alle armi centinaia di migliaia di coscritti catapultandoli in una guerra che mai si sarebbero immaginati di dover combattere. […]
VOLODYMYR ZELENSKY AL FRONTE TRA I SOLDATI