L'ALLEANZA DELLE COFANE BIONDE: DAL “PATTO DELLA PIADINA” TRA GIORGIA E URSULA ESCONO 1,2 MILIARDI IN PIÙ PER IL POST-ALLUVIONE – A FORLÌ, TRA BACI E ABBRACCI, MELONI E VON DER LEYEN ANNUNCIANO NUOVE RISORSE “SPUNTATE FUORI” DAL PNRR PER LA RICOSTRUZIONE DEI TERRITORI DELL'EMILIA-ROMAGNA COLPITI DAL MALTEMPO – LE DUE HANNO BISOGNO L'UNA DELL'ALTRA, TRA LE TRATTATIVE SUL BILANCIO EUROPEO E LA “CAMPAGNA ELETTORALE” DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE PER IL SUO BIS…

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Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN

«Lo vogliamo fare un bell'applauso per Ursula?». Giorgia Meloni entra nel grande salone del Comune di Forlì, accanto a Ursula von der Leyen. In platea ci sono i sindaci dei comuni colpiti dalle alluvioni di maggio, il ministro Raffaele Fitto, il commissario alla ricostruzione, il generale Figliuolo e quello mancato, Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna. Prima un lapsus, a suo modo interessante, «ringrazio il presidente, anzi "la" presidente Von der Leyen», poi una serie di complimenti reciproci, che lasciano intendere un'intesa che dalla Romagna arriva dritta a Bruxelles.

 

GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN A FORLI

Prima di mostrarsi in pubblico le due si chiudono per quasi un'ora nella sala della giunta comunale, si parla di guerra, migranti e di Europa. Poi lunghe dichiarazioni pubbliche, senza concedere spazio per le domande. Davanti ai sindaci va in scena un'intesa che ha il sapore di un accordo, con abbracci, sguardi complici e anche battute sulle piadine, il cui profumo è rimasto nella mente della presidente, «erano appena fatte». «Sembra una richiesta», scherza Meloni rivolta al sindaco di Forlì (che ha già provveduto a omaggiare l'ospite).

 

Von der Leyen elogia come mai il governo: «L'Italia è in linea con la tabella di marcia per l'attuazione del Pnrr. Metà dei fondi sono stati già erogati e questa è una bellissima notizia». Fitto in prima fila non trattiene un sorriso. Meloni ricambia le affettuosità e annuncia la presenza della presidente della Commissione alla conferenza sull'Africa di fine mese: «Serve un nuovo approccio con questi Paesi e lei lo ha capito prima di altri».

 

ursula von der leyen stefano bonaccini gian luca zattini francesco paolo figliuolo giorgia meloni ursula von der leyen stefano bonaccini gian luca zattini francesco paolo figliuolo giorgia meloni

Le due leader hanno bisogno l'una dell'altra. Fra due settimane a Bruxelles si dovrà trovare l'accordo sul bilancio europeo, nel quale Meloni spera di ricavare qualcosa per i migranti, oltre ai 50 miliardi per l'Ucraina. Un'intesa che nell'ultimo Consiglio europeo del 2023 è stata sabotata dall'Ungheria di Viktor Orban e che ora non può essere rimandata. Meloni, poi, ha troppi dossier aperti con Bruxelles, a cominciare da quello con i balneari, e ha bisogno di entrare davvero nel club di chi darà le carte della prossima legislatura.

 

Von der Leyen vive mesi di campagna elettorale permanente, in vista di un futuro ancora non chiaro. Alla guida della Nato, o confermata al suo posto, come chiedono i popolari.

Calcoli alla mano, per essere eletta potrebbero essere decisivi i voti dei Conservatori e in particolare quelli dei deputati di Fratelli d'Italia, che andrebbero a sommarsi a popolari, liberali e socialisti.

 

protesta contro giorgia meloni e ursula von der leyen a forli 1 protesta contro giorgia meloni e ursula von der leyen a forli 1

Meloni sa che dopo le Europee arriverà un momento di svolta, nel quale si rischia di perdere la purezza politica, esibita per anni al grido del «no agli accordi con la sinistra». Matteo Salvini di quella partita potrebbe non far parte e infatti rilancia fantomatici patti «anti-inciucio», che nessuno infatti vuole firmare. E questo è motivo di allarme in Fratelli d'Italia, perché il cordone sanitario in Europa e il governo comune in Italia potrebbero essere due realtà difficilmente conciliabili.

 

[...]  Sotto al palazzo, confinati in un recinto di transenne in mezzo alla Piazza Aurelio Saffi ci sono 150 manifestanti che protestano «per la passerella». Da qui su non si sentono gli slogan, «sono della Cgil», li liquida il bolognese Galeazzo Bignami, uomo forte di Fratelli d'Italia, preoccupatissimo che anche i sindaci possano esibire qualche protesta per i ritardi e le negligenze negli aiuti. Altre proteste si erano viste qualche ora prima a Bologna, dove la premier ha firmato l'accordo tra il governo e l'Emilia-Romagna sul Fondo sviluppo e coesione, il settimo in totale, ma il primo con una Regione governata dal Pd.

 

protesta contro giorgia meloni e ursula von der leyen a forli 2 protesta contro giorgia meloni e ursula von der leyen a forli 2

A Forlì (il "zitadon" governato per la prima volta dalla destra) Meloni sbandiera il fatto di non essere venuta a mani vuote, per il territorio ci sono 1,2 miliardi «di risorse aggiuntive per la ricostruzione, ma anche per la prevenzione» trovate nel Pnrr, grazie a una revisione «non solo necessaria ma doverosa».  [...]

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