Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per "La Repubblica"
https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/25/news/corea_del_nord_sud_russia_ucraina_kursk-423575873/
Spesso nelle discussioni sulla guerra in Ucraina si è evocata una “soluzione coreana” che congelasse il fronte senza una vera pace così come avvenuto con la linea di demarcazione attraversa il 38° parallelo. Nessuno aveva però immaginato che le due Coree rischiassero di confrontarsi sui campi di battaglia ucraini: uno scenario che diventa ogni giorno più concreto.
Gli Stati Uniti hanno confermato la presenza di circa tremila soldati di Pyongyang nelle caserme della Russia orientale. Ci sono filmati che li riprendono mentre si esercitano con gli equipaggiamenti dell’esercito di Mosca. E, in maniera sorprendente, Putin ha risposto così alle domande sulla questione: «Le immagini sono una cosa seria. Se ci sono foto, allora indicano qualcosa».
NORDCOREA - KIM JONG UN ISPEZIONA L ESERCITO
L’intelligence di Kiev ritiene che in realtà siano già stati trasferiti quasi 12mila soldati. Per Kim Jong-un si tratta di un numero irrilevante: dispone di oltre 900 mila fanti e di 7 milioni di riservisti. Finora la Corea del Nord ha fornito a Mosca quantità colossali di proiettili d’artiglieria e una manciata di missili balistici.
Il primo problema è capire cosa ha ottenuto in cambio: gli 007 di Seul ritengono che si tratti delle tecnologie per perfezionare i missili a lungo raggio destinati a trasportare testate nucleari che permetteranno di minacciare non solo il Sud, ma pure il Giappone e gli Stati Uniti.
Il secondo interrogativo è il ruolo che avranno i fanti di Pyongyang : sono uomini educati all’obbedienza cieca, con una resistenza fisica straordinaria e un addestramento valido. Si era pensato che potessero presidiare i confini siberiani, liberando così reparti russi da mandare in azione.
Negli ultimi giorni però sta prendendo sempre più consistenza l’eventualità che la divisione nordcoreana venga mandata a riconquistare il territorio occupato dall’esercito di Kiev nella provincia di Kursk, all’interno dei confini della Russia: il trattato tra i due Paesi, ratificato ieri dalla Duma, prevede la difesa reciproca contro le aggressioni. [...]
NORDCOREA - I CANNONI SCHIERATI PER UNA ESERCITAZIONE
Nel quadrante di Kursk la scorsa settimana i generali russi hanno lanciato un’offensiva, strappando una parte significativa del terreno agli ucraini. Il comando di Kiev ha subito reagito con una serie di contrattacchi. Ma l’ingresso in campo di migliaia di nordcoreani potrebbe segnare la fine dell’operazione voluta da Zelensky per tentare di obbligare il Cremlino a un negoziato da posizioni di forza.
E, allo stesso tempo, offrirebbe a Mosca l’occasione di aumentare ulteriormente la spinta sul Donetsk, dove le sue truppe continuano ad avanzare. Insomma, potrebbe essere un vero scacco matto.
Questo ovviamente preoccupa le autorità di Seul. [...] Ma soprattutto i sud coreani potrebbero cominciare a consegnare armi all’Ucraina: hanno scorte gigantesche di munizioni; di cannoni semoventi e di carri armati. A complicare ulteriormente il quadro, c’è la tempistica: si stima che il corpo di spedizione nordcoreano sarà pronto al combattimento tra un paio di settimane, a ridosso delle elezioni statunitensi.
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