L'ITALIA CHE VERRA' - A CHE PUNTO SONO LE TRE GRANDI RIFORME (GIUSTIZIA, FISCO E SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA) SU CUI MARIO DRAGHI SI È ESPOSTO CON L'EUROPA, AL PUNTO DA METTERCI PERSONALMENTE LA FACCIA? - IL RAPPORTO DIALETTICO TRA CARTABIA E GIULIA BONGIORNO - LE TRE ALIQUOTE FISCALI - IL LAVORO CERTOSINO DI BRUNETTA PER ABBATTERE IL GROVIGLIO DI NORME E CODICILLI...

-

Condividi questo articolo


MARIO DRAGHI - QUESTION TIME ALLA CAMERA MARIO DRAGHI - QUESTION TIME ALLA CAMERA

Dagonews

 

A che punto sono le tre grandi riforme (Giustizia, fisco e semplificazione burocratica) su cui Mario Draghi si è esposto con l'Europa, al punto da metterci personalmente la faccia?

 

GIUSTIZIA

Il ministro Marta Cartabia discute e si confronta spesso con uno degli avvocati più importanti (e bravi) d'Italia, Giulia Bongiorno, già legale di Matteo Salvini. Le due hanno aperto un canale "dialettico".

MARTA CARTABIA MARTA CARTABIA

 

Alla prima bozza di riforma Cartabia, la Bongiorno ha storto il nasino mostrando il disappunto per alcune proposte, come la restrizione delle possibilità di appello anche all'imputato (considerata una grave limitazione dei diritti della difesa).

 

Ma la sintonia c'è ed è stata rinsaldata dal ritorno della prescrizione: "Stiamo andando nella direzione giusta. Ci riconosciamo pienamente in quello che la ministra ha illustrato".

 

Anche per questo la riforma Cartabia, sotto forma di decreto legislativo, dovrebbe andare in porto senza altri scossoni. Gli unici a strepitare saranno i pochi pasdaran cinquestelle ancora legati al contismo della riforma Bonafede che la Cartabia ha quasi del tutto svuotato.

fisco 55 fisco 55

 

FISCO

Draghi vuole armonizzare il fisco italiano ai modelli europei, con l'obiettivo di renderlo più "leggero". Non solo per non tartassare i cittadini gia' stremati dalla pandemia ma anche per evitare che le aziende italiane scappino in Olanda o in Lussemburgo per pagare meno tasse. Il nuovo sistema sarà orientato a una semplificazione radicale e con massimo tre aliquote.

 

renato brunetta mario draghi renato brunetta mario draghi

BUROCRAZIA

Come Dago-anticipato, c'è un'ottima intesa tra Draghi e il suo Sancho Panza, il ministro Renato Brunetta. Il forzista sta lavorando pancia a terra per abbattere quel groviglio di norme, codicilli, procedure bizantine che ostacolano le attività produttive e rendono un incubo ogni autorizzazione. Questa sarà la prima delle riforme ad arrivare a giugno in Consiglio dei ministri, seguirà quella del fisco e infine la Giustizia. 

fisco 32 fisco 32

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...