L'ANTEFATTO: LA LETTERA DI GIOVANNI SALLUSTI E LA DAGO-RISPOSTA
IL COMMENTO DI OTTAVIO CAPPELLANI:
Riceviamo e pubblichiamo da Giovanni Sallusti:
Caro Dago,
Vi importuno per la seconda volta in due giorni dall’Estremo Nord (ho casa a Como, nemmeno a Milano, quindi immagino di aggiungere all’assodato “starnazzamento” lombardo una sgradevole sfumatura di uggiosità lacustre) per felicitarmi della notizia. Sono stato scavalcato, quanto a spirito “federalista”, dal siculo Cappellani, con tanto di citazione del comasco Miglio. Il che del resto sta nella storia della splendida isola, anch’essa vittima del centralismo italico, seppur vittima di altro genere. Lì infatti sono schiavi sotto l’assistenzialismo, qui siamo schiavi sotto la rapina fiscale. Per cui faccio mie le parole ipernordiste di Cappellani, che davvero non avrei potuto scrivere meglio: se ne esce solo se noi lombardi “smetteremo di mantenervi” e dunque di “starnazzare”.
I 54 miliardi del residuo fiscale, da domani, restano sopra il Po. E no, caro Dago, qui vengo alla vostra risposta, non è un argomento “grossier”. Sono 5500 euro a lombardo, e vi assicuro che nel post-Covid fanno la differenza tra la vita e la morte professionale per molti artigiani brianzoli, per molti negozianti bresciani, per molti casciavit milanesi, altro che ironia sul “Dogui” Nicheli (che poi è pur sempre qualcuno che ha il dannato vizio di creare posti di lavoro).
Che non si stia palesando poi nel dibattito uno “spirito anti-lombardo”, di fronte a programmi tivù che da mesi attaccano la Lombardia (uno su tutti, il “Piazzapulita” del mangiatore compulsivo di involtini cinesi Formigli), testate nazionali che da mesi attaccano la Lombardia (una su tutte, il Fatto del capoufficio stampa di Palazzo Chigi Travaglio), scrittori o presunti tali come Massimo Mantellini, che dimostrano la propria appartenenza alla task force governativa contro l’odio online blaterando la proposta d’odio offline di “chiudere i lombardi in Lombardia”, è tesi che dei brillanti frequentatori dell’attualità come voi non possono certo sostenere.
Quanto all’evasione fiscale, cito la Nota di aggiornamento al Def 2019 del governo giallorosso, non esattamente una velina filopadana, quando si va ad analizzare la “distribuzione territoriale dell’incidenza dell’Economia Non Osservata”. Ebbene, essa in Calabria è al 20,9% del valore aggiunto complessivo, in Campania al 20%, in Sicilia e Puglia al 19%. In Lombardia è al 10,8%. Ecco, lo dico col maggior tatto possibile, ho la leggerissima sensazione che l’evasione abbia più a che fare con i traffici criminali di Don Carmelo, piuttosto che con i Rolex del Dogui.
Cordialmente,
Giovanni Sallusti