1. EREDITÀ GIANNI AGNELLI, QUERELA DELL'EX AVVOCATO DI MARGHERITA: «LE ANDAVA BENE L'ACCORDO, ORA VUOLE LA CASSAFORTE DI FAMIGLIA»
Estratto dell’articolo di Enea Conti per www.corriere.it
L’annosa ed intricata battaglia legale sull’eredità di Gianni Agnelli è approdata in Tribunale a Rimini con uno dei suoi numerosi filoni. Nel novembre del 2023 è stata depositata nella città romagnola una querela per diffamazione contro la figlia dell’ex presidente della Fiat Margherita Agnelli. E a presentarla è stato l’avvocato Luigi Emanuele Gamna, uno dei due legali che per conto di Margherita seguì la trattativa sull’eredità nel 2004, all’indomani della morte del padre. [...]
[…] Al centro della querela […] ci sono alcune dichiarazioni rilasciate da Margherita Agnelli nel libro «Agnelli Coltelli» al giornalista Gigi Moncalvo, parimenti denunciato dal legale. In estrema sintesi secondo Gamna «Il senso del discorso (di Margherita Agnelli ndr) è chiaro: io e il mio collega ci saremmo "venduti" alla controparte, cedendo alle lusinghe e patrocinando la nostra cliente in modo infedele all’interno di un sistema mafioso governato da una setta».
MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI
[…] Il motivo per cui la querela è stata presentata a Rimini è presto detto: Gigi Moncalvo ha pubblicato «Agnelli Coltelli» nel 2022 per una storica casa editrice toscana, la «Vallecchi». Che ha sede a Firenze ma fa parte del Gruppo Maggioli una delle principali realtà industriali della Provincia di Rimini. […]
[…] Ecco perché il fascicolo è stato aperto dal pm Davide Ercolani, sostituto procuratore della Procura di Rimini, già intenzionato a chiedere l’archiviazione del caso. L’avvocato Gamna, tuttavia, non ci sta e si è opposto, motivo per cui il prossimo 16 maggio si discuterà l'opposizione di Gamna alla richiesta di archiviare il procedimento […]
JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI
[…] Nella querela di diffamazione il legale Luigi Gamna aveva spiegato le sue ragioni. «Margherita Agnelli manifestò soddisfazione per l’accordo raggiunto nel 2004 che le consentiva di acquisire una parte significativa del patrimonio paterno», è scritto. È la premessa a un colpo di scena finale. «Poi però tornò sui propri passi e ora tenta di entrare in possesso della cassaforte di famiglia che consente di avere il controllo del Gruppo intero».
[...]
2. AGNELLI, L’EREDITÀ CONTESA. PARLA L’AVVOCATO CHE CURÒ LA TRATTATIVA DEL 2004: «QUEI CONTI OFFSHORE NASCOSTI A MARGHERITA»
Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per www.ilgazzettino.it
«Noi non eravamo al corrente di nulla, né avevamo strumenti per accedere a conti e società di “outremer” (oltreoceano, ndr)».
L’avvocato milanese Luigi Emanuele Gamna fu uno dei due legali che per conto di Margherita Agnelli seguì la trattativa che il 2 marzo del 2004 la portò a siglare con la madre, a Ginevra, un accordo sull’eredità paterna: rinunciò a tutto in cambio di 1,3 miliardi di euro. Il problema - come sostiene la figlia dell’ex presidente della Fiat nell’esposto presentato il 23 dicembre 2022 alla Procura di Torino e come conferma ora il suo ex difensore - è che in quel frangente non era a conoscenza dell’intero patrimonio di cui disponevano i genitori.
[…] Solo successivamente, infatti, ha scoperto che c’erano conti esteri e società offshore, con sede in paradisi fiscali, riconducibili a sua madre. […] Gli inquirenti sospettano che un immenso patrimonio sia stato sottratto all’imposizione fiscale, facendo leva sul fatto che la moglie di Gianni Agnelli avesse una residenza fittizia in Svizzera […].
L’avvocato Gamna spiega che all’epoca non ne avevano prove: «Forse oggi le cose sono diverse e quella che allora poteva essere solo un’ipotesi ha maggiore consistenza. Ma noi non eravamo al corrente di nulla, né avevamo strumenti per accedere a conti e società di “outremer”». In ogni caso, precisa il legale, «fu grazie a noi che Margherita poté ottenere una cifra molto cospicua di denaro e opere d’arte di enorme valore».
gianni agnelli al matrimoni della figlia margherita con alain elkann
[…] Margherita, anni dopo, rinnegò l’accordo del 2004 e avviò una serie di iniziative in sede giudiziaria sostenendo di essere vittima di un raggiro. «Il senso del suo discorso - spiega il civilista - è chiaro: io e il mio collega ci saremmo “venduti” alla controparte, cedendo alle lusinghe e patrocinando la nostra cliente in modo infedele all’interno di un sistema mafioso governato da una setta».
Però «sa che non esiste un solo elemento di prova - prosegue l’avvocato - che possa suffragare la sua tesi, strumentalmente costruita per entrare in possesso della società Dicembre, la “cassaforte di famiglia” che consente di avere il controllo del Gruppo intero», ora nelle mani dei tre figli avuti dal suo primo matrimonio con il giornalista e scrittore Alain Elkann.
MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO
Margherita Agnelli tornò sui suoi passi quando scoprì l’esistenza all’estero di un “tesoro” nascosto, anche grazie alle rivelazioni dello svizzero Siegfried Maron, consulente personale di suo padre. Proprio a quest’ultimo - come emerso da un testimone sentito dai pm di Milano in un’indagine poi archiviata - era «fiduciariamente intestata e detenuta attraverso molteplici conti» nella filiale di Zurigo della Morgan Stanley «una provvista direttamente riconducibile a Gianni Agnelli per una cifra complessiva tra gli 800 milioni e il miliardo di euro».
Per questo Margherita nel 2007 citò in giudizio davanti al tribunale di Torino, oltre a sua madre, Maron e gli altri due stretti collaboratori di suo padre, Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti, allo scopo di ottenere il rendiconto dei beni. Sospettava infatti che ai tempi dell’accordo […] non le fosse stata rivelata l’intera consistenza del patrimonio paterno. […]
ARTICOLO DEL FIGARO SU GIANNI E MARGHERITA AGNELLI margherita agnelli gianni agnelli MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN MARGHERITA AGNELLI CONTRO LA FIGLIA MARIA - LA CONVOCAZIONE IN TRIBUNALE MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI glacons, effet blanc claude monet