Salvatore Giuffrida per ''la Repubblica - Roma''
L' alleanza Pd- M5s a Roma si può fare ma il Pd chiede la testa di Virginia Raggi. Ad aprire il caso è il vicepresidente della Regione Daniele Leodori che in una intervista al sito Formiche spiega che «non si potrà trovare alcuna sintesi col Movimento laddove venisse confermata la candidatura nel 2021 dell' attuale sindaca » . Le parole sono chiare e hanno l' effetto di un sasso nello stagno.
NICOLA ZINGARETTI E VIRGINIA RAGGI
(…) Ma le parole di Leodori aprono nuovi e ventilati scenari tra cui l' exit strategy, già raccontata da Repubblica, di Virginia Raggi: un posto da sottosegretaria nel governo Conte che consentirebbe a Pd e M5s di replicare l' intesa nazionale anche a Roma.
daniele leodori vice presidente regione lazio foto di bacco
E chissà, arrivare a sinergie sempre più strette con uno spostamento a sinistra del movimento fondato da Beppe Grillo e un ritorno ai temi di una volta come beni comuni, ambiente, nuovi diritti. E infatti Leodori rilancia: «Il Movimento ha dinamiche interne diverse che rispetto ma nel quadro che stiamo vivendo, unirei i puntini per costruire una alleanza locale seria » . Da tempi non sospetti la Regione è un laboratorio fra Pd e M5s soprattutto su temi di sinistra come riders e acqua bene comune e a livello regionale il riferimento è Roberta Lombardi, di certo non una alleata di Raggi. Ma se il Pd romano piange, il M5s non ride.
VIRGINIA RAGGI E NICOLA ZINGARETTI
Al di là dei post, la sindaca deve fare i conti con il movimento: tre anni fa governava 13 municipi su 15, oggi 8.
L' ultima a uscire dal M5s è il presidente dell' VII municipio Monica Lozzi. A breve le prossime mosse, per ora l' effetto è di un sasso nello stagno del M5s ma anche del Pd.
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