ALLACCIATE LE CINTURE. A FINE GIUGNO ATTESO SCIVOLONE DEL GOVERNO AL SENATO, MAGARI PROPRIO SULLA LEGGE ELETTORALE, E MAGARI PROVOCATO PROPRIO DA RENZI – DIMISSIONI DI GENTILONI E SCIOGLIMENTO DELLE CAMERE. VOTO? IL 1° OTTOBRE. CASUALMENTE 15 GG DOPO AVER MESSO AL SICURO IL VITALIZIO…

Condividi questo articolo


 

Ugo Magri per La Stampa

 

AULA SENATO AULA SENATO

Si è diffusa in Senato, tra le vecchie volpi che lo frequentano, una sensazione di crollo imminente: come se tra gli stucchi dorati di Palazzo Madama si stia preparando l’atto conclusivo della XVII legislatura. Nessuno è in grado di prevedere esattamente come e su cosa, ma da sinistra a desta - passando per i Cinquestelle - si immagina uno scivolone del governo, una votazione inattesa, una riforma clamorosamente bocciata, un incidente insomma.

 

Dopodiché Renzi coglierebbe la palla al balzo per dire «basta, così non si va più avanti». Seguirebbero le dimissioni del premier, le inutili consultazioni e l’inevitabile scioglimento delle Camere.

 

mattarella e gentiloni mattarella e gentiloni

 Tra gli addetti ai lavori si fanno già dei calcoli, calendario alla mano. Poiché la legge prevede che si voti tra i 45 e i 70 giorni dopo la convocazione dei comizi elettorali, per andare alle urne domenica 1 ottobre (la data più gettonata, una settimana dopo le elezioni tedesche, quindici giorni dopo che sarà maturata la pensione degli onorevoli) ci vorrebbe un decreto di scioglimento tra il 20 luglio e la prima metà di agosto.

 

Dunque l’«incidente» dovrebbe capitare nelle ultime convulse settimane di attività che precedono la pausa estiva, quando solitamente scatta la corsa contro il tempo. E di possibili terreni di scontro se ne annunciano una quantità. Ma perché proprio in Senato?

 

RENZI MATTARELLA RENZI MATTARELLA

La spiegazione offerta è perfino banale: a Palazzo Madama, diversamente dalla Camera, la maggioranza è particolarmente instabile e, su certe materie, inesistente. Ad esempio, sulla legge elettorale siamo lontanissimi da una formula condivisa. Per cui sono in molti, specie dentro il Pd, a ritenere che la «tempesta perfetta» potrebbe scatenarsi proprio il giorno in cui dovesse fallire l’ultimo tentativo di trovare un accordo.

 

Come tempi ci saremmo: al momento se ne sta discutendo in Commissione affari costituzionali alla Camera, a fine mese un testo andrà in Aula, ai primi di giugno la legge elettorale si trasferirà in Senato. Dove a quel punto tutto potrà accadere.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

FLASH! - LE ROGNE PER SALVINI NON FINISCONO MAI. IL 15 DICEMBRE SI TERRÀ IL CONGRESSO DELLA LEGA LOMBARDA, CHE RACCHIUDE IL MAGGIOR NUMERO DI ISCRITTI AL CARROCCIO: IL CANDIDATO STRAFAVORITO (DATO AL 70%) È L’ANTI-SALVINIANO MASSIMILIANO ROMEO, CAPOGRUPPO AL SENATO. LO SFIDA LUCA TOCCALINI, FEDELE ALL’AMMACCATO CAPITANO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA, GIUNTO AL SECONDO MANDATO, ORMAI SI SENTE LIBERO DAL GIOGO DI SALVINI E APPOGGIA ROMEO. NON SOLO: SI STA ALLEANDO AL COMPETITOR DEL NUMERO UNO DELLA LEGA, LUCA ZAIA…

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!