VIDEO - I TRE PRESENTATORI DEI LATE SHOW SI DANNO APPUNTAMENTO AL ''RED HEN''
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
Il 59% degli americani pensa che la violenza sia destinata ad aumentare in modo vistoso, addirittura un 44% Immagina una guerra civile nei prossimi cinque anni, e il 92% sia pur dei repubblicani pensa che gli vengono propinate solo fake news dai media, bufale. Andiamo bene.
Sappiano i molti italiani un po' seccati per essere definiti analfabeti funzionali, ed essere circondati da immagini dei ministri del nuovo governo nelle sembianze di Hitler, o descritti come Eichmann negli articoli livorosi di un tempo compassati opinionisti, anche apertamente insultati sui social, infine derisi con sorrisetti di superiorità nei vari TV talk, che c'è un posto dove va peggio quanto a odio sociale e politico, ovvero gli Stati Uniti d'America.
Scrive James Woods, grande attore da noi famoso soprattutto per “C'era una volta in America”, seguace e ammiratore di Donald Trump, e perciò a suo dire isolato da Hollywood e persino impossibilitato a lavorare, che:
“Conservatives must arm up and vote to protect themselves from increasingly unhinged leftists poised to commit violence against them”’. Davvero addirittura I conservatori devono armarsi per proteggersi dalle minacce di quelli di sinistra incoraggiati a commettere violenza contro di loro?
Beh, Maxine Waters, deputata Democratica della California, ha fatto davvero un appello a intimidire e minacciare gli uomini di Trump e i loro sostenitori. È l'attore Seth Rogen non solo si è rifiutato di farsi una foto con i bambini di Paul Ryan, speaker della Camera e repubblicano, ma ha fatto una bella rampogna ai bambini spiegando loro di quale mostro siano figli.
Per Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca, è stata appena decisa la protezione dei servizi segreti, una vera novità per un ruolo come il suo, ma che si è resa necessaria dopo che la signora con tutta la sua famiglia, marito figli e padre, Mike Huckabee, leader repubblicano già governatore dell'Arkansas, è stata cacciata dalla proprietaria di un ristorante in Virginia per l'unica ragione di essere una collaboratrice dell'odiato presidente, anzi, nelle parole della signora, per la colpa di far parte di una Amministrazione disumana e immorale.
La Sanders non ha fatto storie, si è alzato e se n'è andata con tutta la famiglia, pare accompagnata da una piccola folla che la fischiava, poi ha raccontato il tutto sui social, ed è partita una gran polemica sulla possibilità o meno da parte di un esercente di cacciare qualcuno perché non gli piace.
Di recente la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato ragione dopo anni di corsi e ricorsi a un pasticcere che si era rifiutato di preparare una torta di matrimonio per una coppia di omosessuali, ma in quel caso le opinioni di carattere religioso e morale sono state considerate fondate, in questo caso non lo sarebbero.
Trump ha twittato e risposto da par suo che quel ristorante, the Red Hen, ha pareti sudicie, il tetto scrostato, le tende consumate, e la gente dovrebbe disertarlo perché fa schifo.
il ristorante red hen caccia sarah sanders
Il punto è un altro: tutto ciò sta diventando la normalità? I talk show notturni del fine settimana, quelli tra cronaca intrattenimento e satira, hanno rincarato la dose invece di esercitarsi in pedagogiche scuse, e addirittura Jimmy Fallon, Stephen Colbert e gli altri si sono dati appuntamento al Red Hen, e Trevor Noah di Comedy Central si e’ chiesto se la Sanders non debba essere contenta visto che nessuno ha pensato di “eiacularle nel piatto”.
Assomiglia la disperazione dei democratici americani al rancore e alla rabbia delle élite italiane improvvisamente ritrovatesi fuori dal potere, cacciate dal popolo degli analfabeti funzionali, quando si erano preparate un governo ad hoc ancora una volta? Si può paragonare la sorpresa giallo verde e il trionfo leghista all'avanzata sorprendente di Donald Trump due anni fa?
Certo è che nessun democratico di rilievo ha zittito o contraddetto Maxine Waters quando la signora ha incoraggiato le persone a formare delle folle piccole o grandi per perseguitare nella loro vita privata la gente di Trump, a dar loro la caccia nei ristoranti, quando fanno rifornimento di benzina, persino fuori dalle loro case.
conan o brien stephen colbert jimmy fallon contro trump
Le minacce di morte sono aumentate negli ultimi tempi, il ricordo del deputato Steve Scalise, ferito gravissimamente da un militante Democratico fuori di testa nel giugno del 2017 a una partita di baseball, e’ fresco ancora, più In generale i repubblicani hanno paura, se sono volti conosciuti,di andare al cinema o al ristorante o alla spiaggia .
“Dite loro che non sono benvenuti in nessun luogo in nessun momento. Lo slogan fuori del loro case deve essere No Peace No sleep”, ne’ pace ne’ sonno. È sempre Maxine Waters, infaticabile durante un comizio di sabato scorso.
Detto fatto, funziona. Kirstjen Nielsen, ministro della Sicurezza Nazionale, è stata prima cacciata da un ristorante messicano, poi perseguitata fuori da casa sua , con tanto di altoparlante che diffondeva pianti di bambini separati dai genitori al confine. Da un ristorante è stato cacciato Stephen Miller,consigliere di Trump, al grido di fascista. Il sito Splinter di proprietà di Univision, la TV che trasmette in lingua spagnola, ha pubblicato il suo numero personale di cellulare. L’Attorney General della Florida, Pam Bondi, è stata aggredita in un cinema e cacciata.
Un professore e militante Liberal della New York University ha creato una lista di proscrizione di più di 1500 impiegati e funzionari del Ice,Immigration and Customs Enforcement (ICE), l'agenzia di dogana ed immigrazione, etichettata come sede di terroristi nazisti, e l'elenco circola tra i membri di Antifa, un movimento sedicente di estrema sinistra e anarchico, in realtà i terroristi nazionali sono loro. Prese di mira anche le famiglie e i bambini fuori dalle scuole.
L'elenco di deputati e senatori minacciati, di manifestazioni cancellate all'ultimo momento, è talmente lungo che mi fermo qui.
David Axelrod, già consigliere di Barack Obama, ha dichiarato di essere disgustato e stupefatto nel vedere quanta gente a sinistra abbia apprezzato l'iniziativa della proprietaria del Red Hen.
Non capite, argomenta Axelrod, che questo è un trionfo per la visione di Trump dell'America?. Che facciamo, ci dividiamo tra piatti rossi e piatti blu?
Ma è un appello abbastanza solitario. Ellen Tauscher, californiana e democratica molto vicina a Hillary Clinton, rispondi sprezzantemente che la proprietaria del ristorante ha agito nel proprio diritto e che il suo comportamento è una reazione del tutto ragionevole.
Fa la furba invece Nancy Pelosi, dichiarando che la mancanza di civiltà di Trump ha provocato simili risposte, che sono prevedibili anche se non accettabili.
Ma Donald Trump non ha mai chiesto a qualcuno o incitato la gente a minacciare gli avversari politici in alcun modo, né a portare la battaglia delle idee anche durissima fuori dai luoghi istituzionali e deputati.
Un ristorante dovrebbe proprio essere l'ultimo posto nel quale armare una protesta. Lo dichiara con convinzione un Guru della cucina di Washington, Spike Mendelsohn, patron di ristoranti famosi come Good Stuff Eatery and We, the Pizza: Il cibo è in assoluto non partisan.
Ma non c'è mica solo la protesta grossolana e spontanea al ristorante o fuori dalle case con i cartelli, e gli strilli di nazista e fascista che si stanno moltiplicando anche tra poveri di spirito incapaci di organizzare un’agenda di opposizione in Italia.
No, ci sono strumenti di critica livorosa apparentemente più raffinati ma non per questo meno da Terrazza di Washington invece che di Roma. Vedi Maureen Dowd sul New York Times a proposito di Ivanka Trump, che prende pretesto da un libro appena uscito sulla famiglia del Presidente, Born Trump: Inside America’s First Family, di Emily Jane Fox, per ricoprire di calunnie e insulti la first daughter, che non sarebbe intervenuta a tempo e con sufficiente sdegno a bloccare la politica del padre contro i bambini messicani e gli altri separati dalle famiglie, che sarebbe indifferente, interessata solo a trucco e parrucco e vodka nei club dell' East side, al pari della matrigna Melania che ha osato addirittura andare a visitare quei bambini nei centri del Texas con indosso una giacca di Zara che diceva “me ne frego”.
Ivanka nella versione della Dowd bestemmia, fumava come una turca, si intratteneva con la bassa forza maschile, quella che si vede oggi è una maschera così falsa e priva di autenticità che chiunque la può riconoscere. Ha passato gli anni della giovinezza a plasmarsi per diventare quella che suo padre voleva, suo padre che e’ l'uomo più meschino della terra,e’ andata sorridendo all'inaugurazione dell’ Ambasciata Americana a Gerusalemme mentre i bambini palestinesi morivano. E via insultando.’
Ora, la famiglia Trump può piacere o no, ma è evidente a chi legga il libro, una collezione di pettegolezzi , che si tratta come se fosse una metamorfosi mostruosa la normale evoluzione di una adolescente ribelle in giovane donna ragionevole. E’ anche del tutto evidente a qualsiasi lettore che quel che turba così tanto Maureen Dowd non è la sorte dei bambini di nessun posto del mondo, ma solo il fatto che gli anni passano , ha compiuto 66 anni, lo specchio glielo dice con grande brutalità, mentre Ivanka Trump è giovane e bella in modo insultante. Sentimenti umani ma anche un po' miserabili, e niente a che fare col giornalismo.