Daniel Mosseri per "il Giornale"
Anche la Germania ha rieletto il proprio capo dello Stato: ieri il presidente federale uscente Frank-Walter Steinmeier è stato confermato per altri cinque anni alla testa del paese. Politico socialdemocratico (Spd) di lungo corso e già ministro degli Esteri di Angela Merkel, l'oggi 66enne Steinmeier era stato eletto per la prima volta a marzo del 2017.
Il meccanismo per l'elezione del capo dello stato in Germania, che ha un ruolo più spiccatamente cerimoniale di quello dell'inquilino del Quirinale, è analogo a quello italiano: a votare è un'assemblea speciale, il Bunderversammlung, composto dai deputati del Bundestag, integrati dai delegati dei 16 Länder.
discorso di frank walter steinmeier al bundesversammlung
Poiché la Germania è uno stato federale in cui i Länder hanno competenze più ampie rispetto alle regioni italiane, i delegati sono tanti quanti i deputati. La mega assemblea che ha scelto Steinmeier era dunque composta da 1.472 elettori.
sergio mattarella frank walter steinmeier
A differenza, invece, dei casi italiani, la rielezione del capo dello stato in Germania non è un fatto eccezionale: sui dodici capi dello stato che la Repubblica federale tedesca paese ha avuto dal 1949, Steinmeier è il quinto a essere rieletto.
il bundesversammlung rielegge frank walter steinmeier
I giornali tedeschi non hanno neppure sprecato troppo inchiostro nel toto-presidente: l'accordo per la sua riconferma parte da lontano e per la sua rielezione hanno votato tanto i partiti della maggioranza di governo (Spd, Liberali e Verdi) quanto l'opposizione moderata formata dal gruppo Cdu-Csu. Risultato: fumata bianca al primo scrutinio con 1.045 voti, pari al 73 per cento del Bunderversammlung.
Gli altri candidati di rilievo erano per i socialcomunisti della Linke il medico 65enne Gerhard Trabert, un Gino Strada tedesco con esperienze in India e Bangladesh come medico d'emergenza, che ha raccolto 96 voti. L'economista Max Otte correva invece per i colori di AfD. Saggista prolifico ed euroscettico convinto, il 57enne Otte ha una peculiarità: non è un uomo del partito sovranista tedesco ma della Cdu, militante della Werte Union, un club composto dagli esponenti più conservatori del partito che fu di Angela Merkel. Giorni fa Otte si è detto onorato di accettare la candidatura di AfD, leggendo nell'offerta un segnale di dialogo.
Parole rispedite al mittente dalla Cdu per la quale, al contrario, la mossa di Otte altro non è stata che una provocazione. Per l'economista, che ha raccolto 140 voti, è subito scattata la procedura di espulsione dal partito. Curiosa anche la composizione del Bundesversammlung: se in Italia i delegati regionali sono di norma rappresentati del governo o del Consiglio regionale, fra i grandi elettori tedeschi non mancano le personalità della società civile.
pietro parolin frank walter steinmeier
A questo giro non poteva dunque mancare un virologo: così il conosciutissimo Chistian Drosten dell'ospedale Charité di Berlino ha partecipato alla rielezione di Steinmeier. Accanto a lui c'erano anche il commissario tecnico della nazionale di calcio Hansi Flick, il centrocampista del Bayern Monaco Leon Goretzka, il muisicista Roland Kaiser, l'astronauta Alexander Gesrt e lo scienziato turco-tedesco Özlem Türec, co-fondatore di BioNTech, che ha sviluppato con Pfizer il più noto vaccino contro il Covid.
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