(ANSA) - Cresce l'imbarazzo per il premier laburista britannico Keir Starmer al centro dello 'scandalo' dei regali ricevuti, da lui e dalla moglie Victoria, da parte di Waheed Alli, membro della Camera dei Lord nonché generoso finanziatore del partito di maggioranza, e anche in altri modi, che ha sollevato accuse nel Regno Unito sul rispetto delle regole relative alla dichiarazione nell'apposito registro degli interessi dei parlamentari di Westminster.
Sui media si fa riferimento a un totale di 76 mila sterline (90 mila euro) per indicare il valore complessivo dei doni: oltre ai vestiti griffati per la first lady, arrivati da Lord Alli, imprenditore nel settore dall'intrattenimento, risultano biglietti con trattamento vip per i concerti dei Coldplay, per le partite dell'Arsenal, di cui sir Keir è tifoso, e per il torneo di Wimbledon.
Lo stesso Starmer mentre era in visita in Italia ha cercato di difendersi affermando che c'è un enorme differenza tra le dichiarazioni di regali ricevuti e la corruzione, e i suoi ministri, come sottolinea il Guardian, hanno qualche difficoltà a rispondere alle domande dei giornalisti sul caso.
Intanto l'opposizione conservatrice continua a chiedere un'inchiesta in merito, soprattutto sui legami del primo ministro con Lord Alli già finito al centro delle polemiche per la concessione di un lasciapassare tale da garantirgli il pieno accesso a Downing Street, ma un portavoce del premier ha affermato che non è stato avviato un accertamento su eventuali violazioni per i regali dell'imprenditore da parte dell'ufficio del Commissioner for Standards Daniel Greenberg, l'autorità di Westminster che vigila sulle regole di comportamento e trasparenza dei parlamentari.
In passato Starmer aveva preso di mira proprio i Tory quando erano al governo ed erano finiti al centro di scandali per il mancato rispetto delle regole, il malcostume nella politica e i casi di "cronysm" (clientelismo).
Keir Starmer Keir Starmer keir starmer KEIR STARMER - ILLUSTRAZIONE DEL FINANCIAL TIMES