Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”
La parola chiave del vertice Nato è «irreversibile». La cifra più importante: «40 miliardi di dollari». Il summit dei 32 Capi di Stato e di governo si chiude, come previsto, nel segno dell’Ucraina e dell’avvertimento più duro alla Cina: basta aiuti militari alla Russia.
1 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto una scadenza certa per l’adesione del suo Paese alla Nato. Che cosa ha ottenuto?
Nel comunicato finale si legge che «il percorso dell’Ucraina verso la Nato è irreversibile». Non si torna indietro. […] Gli ucraini sono delusi, ma non c’erano le condizioni per ottenere di più. Il Trattato dell’Alleanza non consente di ammettere nel club un Paese coinvolto in un conflitto.
Per una ragione molto semplice: l’articolo 5 della Carta stabilisce che se uno dei soci subisce un attacco dall’esterno, tutti gli altri corrono in soccorso. Se l’Ucraina venisse inglobata oggi, nel pieno del conflitto con la Russia, tutti gli altri dovrebbero mobilitarsi. Sarebbe la Terza guerra mondiale: Nato contro Russia. […]
2 - Sono stati promessi altri aiuti all’Ucraina?
Sì, gli alleati si sono impegnati a versare altri 40 miliardi di dollari al governo di Kiev entro la fine del 2025. La somma corrisponde a quella versata nel 2023 dal blocco occidentale per finanziare l’acquisto di armi, mezzi militari, attività di addestramento.
L’idea del segretario generale Jens Stoltenberg era di creare un fondo automatico pluriennale, in modo da dare continuità agli aiuti anche nel medio periodo. In altri termini mettere in moto un meccanismo che neanche Donald Trump, nel caso fosse tornato alla Casa Bianca, avrebbe potuto fermare.
Su questo punto non c’è stato accordo. […] Alla fine si è deciso di verificare le necessità dell’Ucraina nel vertice Nato del 2025, che si terrà all’Aia, in Olanda. Nel conteggio sono esclusi gli aiuti bilaterali, per esempio gli F-16 […]
3 Qual è la quota di aiuti chiesta all’Italia?
Il testo finale accenna brevemente ai criteri per la suddivisione dei 40 miliardi di dollari tra i 32 Paesi. Si fa riferimento al peso del prodotto interno lordo di ciascun socio sul totale e alla quota di contribuzione al budget per il funzionamento della Nato. L’Italia copre l’8,5% del bilancio. […] al nostro Paese potrebbe essere chiesto di versare all’Ucraina 3,4 miliardi di dollari entro il 2025. La premier Giorgia Meloni si sarebbe impegnata per una cifra intorno a 1,7 miliardi. Ci saranno, dunque, intensi negoziati.
4 Come viene valutato l’appoggio della Cina alla Russia?
La Nato non aveva mai preso una posizione così forte nei confronti di Pechino. […] il testo approvato a Washington segna una svolta: il Paese guidato da Xi Jinping è accusato di «mettere la Russia nella condizione di proseguire la guerra». […] La Nato […] rilancia con un documento ufficiale: Xi sta fornendo a Putin gli strumenti, la tecnologia per costruire missili, aerei, bombe. Di fatto la Cina viene messa quasi sullo stesso piano di Corea del Nord e Iran che stanno consegnando direttamente armi a Mosca.