Estratto dell’articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

 

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Quando Angela Merkel lasciò la cancelleria dopo 16 anni, la maggioranza dei tedeschi non riusciva a immaginarsi un Paese senza di lei alla guida: chi avrebbe protetto la Germania da crisi ed emergenze sempre meno prevedibili? È passato un anno e mezzo. E una specie di progressiva damnatio memoriae sembra scendere sull’eterna cancelliera, la cui figura si rimpicciolisce ogni giorno di più […].

 

Eppure da ieri Merkel è ufficialmente entrata in un club molto esclusivo […]. In una cerimonia a cui ha preso parte anche il cancelliere Olaf Scholz, il presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, l’ha infatti insignita della Gran Croce dell’Ordine al Merito, la più alta onorificenza dello Stato federale. Solo Adenauer nel 1954 e Kohl nel 1998 l’hanno avuta prima.

 

la gran croce dell ordine al merito per angela merkel

E sono proprio i precedenti a sollevare dubbi e perplessità da parte di molti osservatori […]. Adenauer e Kohl si sono conquistati il posto nei libri di Storia da europei tedeschi, il primo ponendo la Germania al centro del progetto comune già pochi anni dopo la fine del nazismo, il secondo trasformando la caduta del Muro nella rampa di lancio della riunificazione e ridando spinta al processo d’integrazione.

 

Ma Merkel? Steinmeier […] ne ha giustamente ricordato i meriti: «È stata una leader esemplare, che ha guidato la Germania attraverso crisi senza precedenti, portandola al successo economico». […]  Nulla però Steinmeier ha detto dei fallimenti di Merkel, troppo grandi per essere ignorati.

 

vladimir putin angela merkel

La politica verso la Russia, troppo indulgente con Putin, sorda agli avvertimenti dei Paesi dell’Europa centro-orientale sui rischi strategici legati alla costruzione del Nord Stream 2 che lei volle con determinazione anche dopo l’annessione della Crimea e l’avvelenamento di Navalny. Una posizione che Merkel ancora oggi difende, a differenza di Steinmeier, due volte suo ministro degli Esteri, che ha ammesso gli errori.

 

putin merkel

Quanto alla politica interna, […] «basta vedere il contratto di coalizione dell’attuale governo per capire quante riforme non compiute si siano accatastate sotto i governi di Merkel»: digitalizzazione, infrastrutture, alloggi. Non merita dunque Merkel […] di sedere nel Pantheon tedesco con Adenauer e Kohl? «Sarebbe stato meglio aspettare che fosse il prossimo presidente a farlo», scrive sulla Faz Eckart Lohse. Per lui, in questo modo, Steinmeier solleva il sospetto di voler assolvere con lei anche se stesso.

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